Umberto Maria Giardini
Piango pietre
Figli miei idioti al cellulare
Non potrete mai più respirare aria
Febbre gialla come malaria mi provoca l'iPod

E piango pietre

Figli figli come conigli d'allevamento
Vi confondete all’università e tuttavia restate indietro
Nel cervello buio notte e briciole di vetro

E piango pietre