Silent Bob
Piatti Caldi
[Testo di "Piatti Caldi"]

[Strofa 1]
Ho avuto un amico vero e l'hanno sfrattato
Lo guardavo da lontano caricare l'auto
Abbiamo fumato l'ultima e l'ho salutato
Il passato è ancora dentro, ma non è passato
Quando scrivo la mia merda è tipo un'ora d'aria
Respiro e quasi sorrido, ma poi torno in gabbia
Tiro pugni contro un muro, ma tanto non cambia
Aggiungo solo dolore, ho già abbastanza rabbia
La gente parla, sì, ma parla e basta
Le parole sono solo rumori nell'aria
Io guardo mamma, pulisce e intanto canta
Giuro non avrai più nessuno che ti comanda
Metto la giacca, la mia Nike non è più bianca
Perché ne ha fatti di passi, il mio fra' ne stende un'altra
A casa salto i pasti, la madre che prega gli astri
Perché lui scalda quei piatti, mentre lei li lava e basta

[Strofa 2]
Tiro su la guardia, tu colpisci più forte
Fanculo le guardie, apro la cassaforte (Fanculo)
Faccio sogni, sogni, cavalco le onde
Faccio soldi, soldi, fumo le mie scorte, ehi
Sono fuori tra atti osceni
Niente rose, baby, porto crisantemi
Dentro al North Face ho messo i problemi
Niente happy days, non siamo sereni
Siamo nuovi alieni appena atterrati
Attratti dal lusso, abituati al lutto
Non sapevo che l'amore fosse gratis
Io che per non stare solo faccio buono tutto
Coriandoli del mio cuore in pezzi
Il petto pieno di sedimenti (Yah)
Dentro la testa i vostri commenti (Ehi)
Cucino vendetta sopra piatti freddi (Ehi)
Voglio una Bugatti, più soldi sulla scheda
Vestiti firmati e meno pesi sulla schiena
Magari una vacanza, fumare a Formentera
Voglio tutto questo e voglio che la mia ex lo veda
E, no, non mi fido, sono un maldito
Non sono un bel tipo, dalla scena bandito
In Italia sale chi fa buon viso
Io ho la faccia da rapina, non gioco pulito
Non cambio i miei piani, lo faccio per i miei cari
Suono per le vie come allarmi perimetrali
E io sono ancora vivo, però in campo nemico
Prende forma ciò che scrivo, io non canto, dipingo
Giovane viso pulito, giovane pazzo e cattivo
Givova come vestito se vuoi la via di Carlito
Mi sale la febbre se metto quella fede al dito
Girovago all'inferno e becco più di un mio caro amico (Gang-gang)