Carlo Corallo
Formiche
[Testo di "Formiche" ft. Mihodi]

[Ritornello: Mihodi]
Instabili rapporti di grandezza
Inesistenti
Siamo solo briciole
E coprimi di sogni e d'incoerenza
Vite perse fallite
Noi siamo solo formiche

[Strofa 1: Carlo Corallo]
La chiama, le dice: "Dai forza, scendi di corsa!"
Col sorriso e la pazienza di chi aspetta una donna
Messaggia come i matti, il dito massaggia i tasti
Ma sa già che tardi vedrà aprirsi quella porta
Lei, donna forte con il mondo nella borsa
Occhi grandi, pelle bianca, chioma rossa
Mai stanca, mai scossa, avvolta nella morsa
Di un vestito di lino fino che quasi sembra concepito apposta
Una tosta, di quelle che ti battono a scacchi
Che se avvertono ego lo schiacciano coi tacchi
E non cercano contanti o diamanti
Cercano di amarti se quantizzi le ricchezze in istanti
Distrarsi, è un pregio per pochi, non capito
Ma se guardi quegli occhi è garantito
Lei si morde le labbra, dapprima carne viva e saliva
Ora sono carta velina, la copertina di un libro

[Ritornello: Mihodi]
Instabili rapporti di grandezza
Inesistenti
Siamo solo briciole
E coprimi di sogni e d'incoerenza
Vite perse fallite
Noi siamo solo formiche

[Strofa 2: Carlo Corallo]
Sul frigo magneti, ricordi di viaggi
Ma attenti, non si tratta di lenti pellegrinaggi
Lei non inondava la pelle di raggi
Aveva le sue idee, cioè orecchini in perle di saggi
E il rumore dei lacci che rende tristi le mura
Ma che rimangono sorde a causa della natura
Col tatto vengono a contatto
Con la cruda cruna che ha saputo creare quella creatura
La luna illumina parte della scala e libera
La sagoma slanciata che nel buio è minima
Elimina ogni difetto, chi abita di rimpetto
Non paga il biglietto per il cinema
Lui indica l'orologio fermo sul sedile
Mentre lei arrossisce pensando a quale scusa dire
E partono ignorando le leggi fisiche
Grazie alle quali partono ignorando le leggi fisiche
[Ritornello: Mihodi]
Instabili rapporti di grandezza
Inesistenti
Siamo solo briciole
E coprimi di sogni e d'incoerenza
Vite perse fallite
Noi siamo solo formiche

[Strofa 3: Carlo Corallo]
Quell'auto è antiquata, lo vedi dai vetri
Tipo che nei giorni freddi ti lascia sempre a piedi
Ma quando saliva lei era un bolide per correre
Percorre la città e accumula polvere sui freni
E si muove di sera come una vedova nera
Che con le strade ha ordito la sua migliore ragnatela
E al centro loro, lì, tra vetrine così fornite
Dentro la metropoli sembravano formiche