[Testo di "Un letto" ft. DJ T-Robb]
[Strofa]
Lo scorso mese ho chiuso la porta
E messo il berretto diretto alla volta
Del parcheggio aperto alla folla
Di un noto negozio svedese in centro leggendo dal dépliant
Che là si svendesse un letto
Entro, percorrendo
Tutta la tratta che oltrepassa l'arredamento
Fino alla stanza che tratta dell'argomento
Scorrendo tra quelli infantili a più respiri
Salgono le ansie con lo sgomento
E non faccio il misantropo o lo scontento
Ma il ritratto di chi compra questo oggetto
Nel reparto resta al cinquanta percento coi segni del parto
Mentre il resto stanco forse sta traslocando in appartamento
Voglio vederne uno perfetto materializzarsi
Uno per noi, per ogni volta che pieghiamo le assi e diciamo:
"Stop, oggi si chiude il nostro rapporto"
Ma poi siamo falsi come gli spot dei materassi
Un dipendente crede sia Onassis, non mi fa un assist
Mostrando un letto bello ma caro un po'
Eppure chiedo cosa intenda per "caro un po'"
Lui ridendo risponde: "Di certo non il letto di un fiume"
Così mi allerto e passo al prossimo dipendente
In cerca dell'etto come un tossicodipendente
Mi serve matrimoniale, ma potrei fare un errore
Dire che ho capito male e tornare con un lettore
Che poi è sempre il mezzo più adatto per la riproduzione
E per dormire, nel mio caso un paio d'ore
Entrambe cose che farei al tappeto
Tanto all'esterno sentiranno solo versi all'estremo dell'alfabeto
E raccontarlo così bello sarebbe banale
Sul letto, di certo, non si fa solo la pace
Ma pure la guerra, infatti saperlo rifare
Credo sia una competenza fondamentale per poter fare il militare
Le litigate ballano il tango, battono il tacco
Strette come il talco sulle stecche da biliardo
E dato che sul talamo a tatto, abbiamo un tale mood
Discuteremo tanto da scriverci un Talmud
Forse dovremmo andare in auto
Spogliarci colpendo il clacson
Col gomito e la prudenza nel cofano
Mentre i corpi si scoprono
Mi sentirò un ribelle o un filosofo
E le dita sulla pelle, xilofono
All'inizio si provano tutte le fantasie
Si vuole un letto che non si misuri in piazze, ma in pazzie
E di quel momento poi rimane a stento solo un inciso
Lei ha sempre meno tempo e tu resti sempre indeciso
Gli occhi teneri diventano dieresi di un sorriso
Breve e conciso, tra due Narciso
Finché un giorno non vi sfiorate più come il sapone sul viso
E non vi stirate più come il salmone sul riso, ah