Carlo Corallo
Il capofamiglia
[Testo di "Il capofamiglia"]

[Strofa 1]
Per certe coppie italiane
Interpretare i fondi di caffè è un compromesso
Da quella parvenza di silenzio
Coperta dallo sfogliare di un giornale
Che è in mezzo a due persone anziane
Ognuna intenta a leggere il suo Espresso
Mi attengo a quello della moglie
Quando era giovane, ha cambiato più di una professione
Tra cui l'assistente del prestigiatore
Che è un po' come il suo amore
Sul palco a farsi in quattro per reggere un'illusione
Dopo pranzo si stira in salone
Dove il capofamiglia guarda per ore il televisore
E con quanta soggezione invoca il governante
Mentre, distante, ignora la governante con aria di presunzione
A proposito, lei è di Singapore
Segue la figlia del capofamiglia dalle sei alle nove
La porta al parco in occhiali da sole, di fatto anche se piove
Si commuove lì a parlare di cose da mamme insieme alle altre signore
Quando i genitori sono assenti
Le concede di non lavare i denti e guardare il wrestling
Al posto di un corso di musica per la mente
Tanto il succo è sempre toccare le corde
Quando qualcosa ti sottomette
Ad esempio un padre furente
Che trova sfoghi solo nella corsa
Lungo percorsi lunghi chilometri
E di sfondo, una fabbrica coreana lo imita a suo modo
Concentrata a fare moto con una lingua di fuori
Alla vigilia corri per aprirgli
E dopo cena non c'è una volta in cui non si meravigli
Sì, perché il capofamiglia ha già accettato
L'esistenza di mouse senza fili, cuffie senza fili
Ma mai di una coppia senza figli
Io osserverei i consigli, ma si è fatto tardi
Via dai divani, strette di mano
Poi altri eventi concatenati
Prima di andare mi fa, piazzandosi davanti
"La creatività di cui ti vanti, spero abbia anche effetti collaterali"

[Interludio]
Un patre campa cientu figghi. Cientu figghi ficiru moriri un patre.
Un patre campa cientu figghi. Cientu figghi ficiru moriri un patre.

[Strofa 2]
Quando ho saputo la notizia
Per cui al capofamiglia dopo una visita
Hanno contato i giorni di vita
Fermo sulla battigia mangiavo
Una brioche con granita
Lasciando qualche mollica a una formica e la sua forza fisica
Arrivato in clinica la stanza era minimal e più spoglia di come il capofamiglia l'avrebbe posta
Una madonna ha gli occhi fissi sul letto che dondola
Agli infissi non uno, non due, ma tre crocifissi come il Golgota
In quei giorni là cercavo casa e inoltre
Conoscevo quanto amasse la comicità più ignobile
Presi le mani morbide, appurando che non fossero morte
E dissi: "Non è la prima volta che oggi visito un immobile"
Lui visualizza e non risponde
Come le donne delle mie zone prima della mia prima canzone
Ma fa una risata complice
Per chi non è dolce la morte forse è l'unica forma di educazione
Pur di muoversi potrebbe cadere
Tagliar tutto ciò che lo tiene a freno, in catene
La flebo, il catetere
Ma si accontenta di un cenno
L'infermiera avrà un bel culo, okay, ma sai che stai morendo?
Chissà se al momento vuole bere
Ma non lo sento come i fiori
O se parlarmi bene di amore e di relazioni
A me che spesso li nego e che ho lo stesso completo
Sia per i funerali che per i matrimoni
Chiudi gli occhi e pensa ai ricordi di un'altra era
Le strade di Creta, i panni di seta sulla ringhiera
L'estate in Riviera sempre in riserva e senza visiera
Il Senegal, il seitan bollente alle sette di sera
E mentre il dolore si diffondeva
La mente era troppo lontana per provare miseria
Morirà col corpo italiano e la testa straniera
Come una specie di frontale su una specie di frontiera