Da Quagga
Folium
[Strofa 1]
Ogni anno una foglia cade e non sa perché lo fa
Lei vola verso l'ade e da lì rinascerà, ma
Provalo a spiegare tu ad una foglia
Che muore per rinascere anche contro la sua voglia
E' arduo non guardare una donna che si spoglia
Figurarsi accettare di superare questa soglia
"Non vedi che sei secca, ogni lato tuo si spezza
Sei un peso per un ramo che ha già l'inverno in testa"
Sì, ma se fosse così facile convincere le foglie
Non pensi che cadrebbero tutte lo stesso giorno
Nello stesso medesimo secondo?

[Strofa 2]
Non lasciarmi andare via, ho
Bisogno di questa tua energia
Poi l'inverno porta malinconia
Assieme potremmo superarlo in allegria
E' questo che la foglia direbbe al ramo
Ma penso che germogli un dubbio arcano
Nasce qui il contrasto tra le nostre dualità
Ascte unite a un nastro di coltre di città
Paste di un impasto forse d'infelicità
Complicità che in un lasso porta all'instabilità
Perché si vuole ciò che non si ha
Anche se va contro il nostro DNA e ciò ti annienterà
T’accorgi che non vivi quando scorgi i tuoi canini
T’avvolgi nei motivi che ti porti nei cuscini
Vampiri coi sorrisi dolci, assidui tentativi, sporchi
Artigli che ti pigli in scontri, fili che ti tiri e incolli
I mostri sono sempre pronti a dirti che se mostri
I lati che nascondi diventeranno molti
Ma se questi mostri non fossero dei mostri
Ma fossero indotti dai nostri subconsci?
Forse capiremmo che la paura
Altro non è che la nostra armatura
E certo non è che sia contro natura
Ma è basarsi su ciò che è una forzatura
Accetta il male sì, non solo il bene
Troppo facile accettare uno perché l’altro non conviene
Sono due facce della stessa medaglia
Come un calciatore che tira un rigore e sbaglia
Si dispera per terra, ogni certezza si sfalda
Ha una curva che lo ama mentre l’altra prova rabbia
Come un treno che deraglia ora
Ma evita un disastro con un altro
Che incrociava la sua traiettoria

[Strofa 3]
Non è ciò che piace ciò che è giusto
Non è detto faccia male un cibo di cui non ti piace il gusto
Magari c'è un disegno un po' più grande
Magari la risposta che cercavi era dentro le tue tasche
Su di un foglio accartocciato che hai buttato
E imprechi contro Dio perché non l'hai più trovato?
Così lo cerchi ovunque tra gli oggetti di chiunque
Su una rosa che ti punge, negli occhi di chi fugge
E anni dopo davanti uno specchio, tutto sudato
Ti ritrovi nei panni di un vecchio stempiato
E ti chiedi che cosa hai cercato
Davvero sei impazzito per un foglio che non hai più trovato?
Ok, mettiamo che lo ritrovi lì per terra
E quando lo apri ci trovi scritto "Getta"
Pensa, una vita in guerra con te stesso
Per una scritta che in fin dei conti non ha senso
E se il gioco invece fosse proprio questo?
Una logica che appartiene solo all'universo?
Penso ci siano cose talmente giganti
Con risposte a domande che non possono bastarti
L'eterno non esiste e nemmeno lo vorrei
E quando lo capisci tutto scorre, panta rei
Un po' come una foglia che capisce tutto questo
E lascia il proprio ramo in balia di un altro inverno

[Outro]
E finalmente, dopo giorni, una sera
La foglia guardò il ramo e sorrise alla Luna piena
Pace vera, lasciò ciò che era
E morì per rinascere un'altra primavera