Ozone Dehumanizer
Brutal Verses
[Testo di "Brutal Verses"]

[Strofa 1]
Prendo spunto da Sagawa e sparo alla tua fidanzata
Poi ti cerco, aspetto nel sedile dietro del tuo fuoristrada
Scorgo la tua faccia disperata, vedo che capisci
Chiuso in una stanza buia mentre deperisci
Cresci chiuso nel tuo corpo umano, cercane la cura
Sperimentala sui corpi che hai nascosto nella fognatura
Myson per nipponiche golose di Tempura
E ventun anni di dolore nel bidone della spazzatura
(Blaah!) la musica sutura certi istinti
Provoca acufene, attira e poi ti uccide come le sirene
Bestia del Gevaudan antropofago di prede greche
E Mater Suspiriorum sul divano che mi fa le seghe
Inutile tentare di scoprire che cosa mi affligge
Un nero capro mi vendicherà delle azioni subite
Un velo di mistero sulle morti degli adolescenti
Un pedo-cimitero ospita orfani disubbidienti

[Ritornello]
Per i giorni oscuri, i fiumi neri, i morti dentro i cimiteri
I vortici dei miei pensieri, i pozzi dove anneghi
Le disgrazie, le minacce, i torti, i giorni senza fine
Il disagio provinciale che ti porta a non uscire
Per il grigio, il vuoto, il sonno, l'odio, il torto, il tuo cervello morto
Il solco nello spirito, il disagio del tuo corpo
Qua il tramonto arriva sempre troppo presto ultimamente, sono morto
Morto eternamente tra la noia e il niente
[Strofa 2]
Niente sogni, solo fabbisogni nati dall’istinto
Bimbi morti in un asilo nido a causa di un gas chimico
È ridicolo pensare di esser libero
Più facile stuprare donne anziane dentro un vicolo
La testa di un politico che vola dal palazzo di giustizia
Laverà col sangue le opere ideate dalla sua furbizia
Lascia che la rabbia trovi sfogo nella tua città
Scrivi "nichilismo" sulla chiesa e poi distruggila
Dal punto in cui capisci la realtà a quando la alteri
Non passa molto e pensi di parlare coi cadaveri
E non cresci mai perché sei destinato a non capire
Quanto tempo ti separa da una fine che non puoi predire
Ed esci con il desiderio grande di cambiare il mondo
Inciampi sopra un cane morto e tutto si rivolta contro
Torna quel pensiero che accomuna ogni depresso:
Dio ha fallito, la tua vita è merda e tu non vali un cazzo

[Ritornello]
Per i giorni oscuri, i fiumi neri, i morti dentro i cimiteri
I vortici dei miei pensieri, i pozzi dove anneghi
Le disgrazie, le minacce, i torti, i giorni senza fine
Il disagio provinciale che ti porta a non uscire
Per il grigio, il vuoto, il sonno, l'odio, il torto, il tuo cervello morto
Il solco nello spirito, il disagio del tuo corpo
Qua il tramonto arriva sempre troppo presto ultimamente, sono morto
Morto eternamente tra la noia e il niente