Giuseppe Verdi
Deh, pietoso, oh Addolorata
Deh, pietoso, oh Addolorata
China il guardo al mio dolore;
Tu, una spada fitta in core
Volgi gl'occhi desolata
Al morente tuo figliuol
Quelle occhiate, i sospir vanno
Lassù al padre e son preghiera
Che il suo tempri ed il tuo affanno
Come a me squarcin le viscere
Gl'insoffribili miei guai
E dell'ansio petto i palpiti
Chi comprendere può mai?
Di che trema il cor? Che vuol?
Ah! tu sola il sai, tu sol!
Sempre, ovunque il passo io giro
Qual martiro, qual martiro
Qui nel sen porto con me!
Solitaria appena, oh, quanto
Verso allora, oh, quanto pianto
E di dentro scoppia il cor
Sul vasel del finestrino
La mia la crima scendea
Quando all'alba del mattino
Questi fior per te cogliea
Chè del sole il primo raggio
La mia stanza rischiarava
E dal letto mi cacciava
Agitandomi il dolor
Ah, per te dal disonore
Dalla morte io sia salvata
Deh, pietoso al mio dololre
China il guardo, oh Addolorata!