Vincenzo Spampinato
Sul ventaglio
Fermo a Napoli centrale con un treno da aspettare
Mi è successa una cosa strana che vi voglio raccontare:
Sul ventaglio di una signora, disegnato tutto a mano
Un paesaggio orientale sventolava piano piano
E siccome avevo tempo e non si pagava niente
Mi ci son tuffato dentro e son partito per l’oriente

Più in là, andare lontano, più in là
Lontani da questa realtà che non ci sorprende, che non ci dà niente
Più in là, perduti nell’immensità
Sapere che cosa accadrà saltando nel tеmpo di un anno, di cento
Più in là, ancora più in là

Ed il viaggio continuava, mi sembrava tutto vero
Dеntro queste braccia mie c’era tutto il mondo intero
Dall’oriente all’occidente, le città poi le campagne
E volavo così basso da sfiorare le montagne

Più in là, andare lontano, più in là
Lontani da questa realtà, da macchie di nero che mordono il cielo
Più in là, tuffarsi lontano, più in là
Scendendo in profondità, vedere se il mondo è bello giù in fondo
Più in là, ancora più in là

Un rumore all’improvviso mi costrinse a ritornare
Ho rivisto la signora e quel ventaglio dondolare
E fu proprio in quel momento, preso dalla mia follia
Lo rubai dalle sue mani e poi son scappato via