Vincenzo Spampinato
I separati
I separati sono stelle cadute dentro il fondo di un bicchiere
Sono angeli con le ali al muro, li vedi svegli, ma sanno sognare
Mele mature con un morso solo sulla tavola del mondo
Chissà chi le finirà di mangiare quando al destino chiederanno il conto

I separati davanti alle scuole con i cuccioli da aspettare
E ricordarsi di comprare il pane e ricordarsi di dimenticare
Con una mano sanno accarezzare, ma con l'altra sanno pugnalare
Hanno una radio che gli ammazza i pensieri e da una vita un libro da finire

E vanno e gli anni se ne vanno
Ma dove, come e quando
Ci si guadagna il tempo, ricominciando
E vanno e gli altri che ne sanno
Di come gira il mondo
Per chi si è perso amando...

I separati pieni di lavoro, in equilibrio tra il dire e il fare
Con la bocca dei vicini vanno all'inferno o sull'altare
I separati hanno tanti amici, eppure parlano da soli
Li vedi seppelliti nei divani, invece sono vivi dentro e fuori
Li vedi giù, pezzi di cristallo cercare il sole appesi ad un ombrello
Sorrisi falsi dentro l'ascensore
Li vedi a terra, ma sanno volare

E vanno e gli anni se ne vanno
Ma dove, come e quando
Ci si guadagna il tempo, ricominciando
E vanno, ma gli altri che ne sanno
Di come gira il mondo
Per chi si è perso amando...
Ma i separati sono stelle cadute dentro il fondo di un bicchiere
Se nella vita il treno è già passato
Si volta pagina, punto e a capo