Vincenzo Spampinato
Legittima difesa
A te che stai seduto sul monte dei consigli
Che affondi porcellana nel pane dei miei figli
Tu, comandante astuto, che cambi sempre volto
Sarò felice solo quando sarai morto

A te che nel tuo fiore per tutti aprivi un varco
Volando su e giù, colomba di San Marco
Nel fango della gente io ti farò annegare
In mano agiterai la fotocopia del mio cuore, del mio cuore

Ed è legittima difesa, è legittima difesa
Ora la mia bocca è di nuovo accesa
È legittima difesa, è legittima difesa
Torno forte come una bestemmia in chiesa

E voi, esseri umani, mi avete fatto male
Sparandomi parole con il silenziatore
Mi avete offerto il fuoco quando avevo sete
Vi ho prenotato un volo che porta a quel paese
A quel paese

Ed è legittima difesa, è legittima difesa
Ora la mia bocca è di nuovo accesa
È legittima difesa, è legittima difesa
Torno forte come una bestemmia in chiesa
È legittima difesa, legittima difesa
Si accenderà la sera di bimbi e fidanzati
E suoneranno mani nei giorni ammutoliti
Togliendoci i cappelli li lanceremo al vento
Cantando spaccheremo i timpani del mondo

Ed è legittima difesa, è legittima difesa
Quella luce spenta è di nuovo accesa
È legittima difesa, è legittima difesa
Torno forte come una bestemmia in chiesa
È legittima difesa, è legittima difesa
Ora la mia bocca è di nuovo accesa
È legittima difesa, è legittima difesa
Da stasera la mia porta resta chiusa