Ugolino (ITA)
Il popolino
Il re del pollo fritto
Ha fatto un ponte di ricotta
Il trust del bel consumo
S'è nascosto in mezzo al fumo
Il papa è scivolato
Su una buccia di banana
Il ministro della pace
Vede tutto però tace

Il grande monumento
S'è seduto in parlamento
Il genio del successo
Sta annegando nel progresso
I santi si son chiusi
Nella casa delle scuse
Un giudice in un fosso
Sta gridando a più non posso:

"Perché? Com'è andata?
Che succede? Ma chi è stato?"

Il popolino, il popolino
È quell'insieme naturale
Abituato da millenni a stare male

Il popolino, il popolino
È quell'insieme di persone
Che si nutrono di pane
Che calpestano le aiuole
S'appuntellano le tette
Poi si mangiano i cavalli
Fan le case sulle fogne
Vanno a caccia degli uccelli
E ti raccontano le rogne!
Il padre di Carletto
Si è impegnato anche il salotto
La figlia di Annunziata
È stata presa e seviziata
Nel campo di patate
Ci han piantato un sindacato
Sul monte del diritto
C'è un vecchietto che sta zitto

Il figlio del pretore
Non ha fatto il militare
Dei frati in seminario
Stan facendo un calendario
La moglie dell'amore
È andata insieme al direttore
Sull'ultimo gradino
Sta piangendo un poverino:

"Perché? Com'è andata?
Che succede? Ma chi è stato?"

Il popolino, il popolino
È quell'insieme naturale
Abituato da millenni a stare male

Il popolino, il popolino
È quell'insieme di sudore
Sempre pieno di calore
Che s'appiccica alla pelle
E mi spaventa quando bolle
Poi ti schiaccia sopra al treno
Ti passeggia sopra ai calli
Ma ti dà quel che possiede
Per un simbolo in cui crede
È quell'insieme naturale
Che t'inventa un carnevale
S'inginocchia se è Natale
Fa la cinghia quando è crisi
Crede in tanti paradisi
Dà la mano con trasporto
Pum pum e raddrizza un ramo storto
Poi ti segue alla partita
E vuole entrarti nella vita
Fa l'amore anche lì in piedi
Tu lo senti e non lo vedi

Il popolino, il popolino
È quell'insieme naturale
Abituato da millenni a stare male