XVI Religion
MotherShip Omega
[Testo di "MotherShip Omega"]
[Strofa]
Mi lascio dietro un mondo in fiamme, amen
In quest'isola deserta ricercato come Hamer
Penso nero e vedo nero in queste strade, pace
Nei miei sogni tra complotti, cocci rotti e rottame
Uno squarcio sopra il cielo disegnato a mano
Questa luna osserva, condiziona il modo in cui pensiamo, flettiamo
Questa dimensione, le persone sono cani disperati in cerca di un padrone
Grandi uomini mi lasciano impietrito, dicono: "Se puoi fotti anche la donna del tuo amico"
Io ci penso e mi capacito che neanche il tempo basterà per spiegare tutto il loro fallimento
Meglio morto se uno scopo non ce l'hai, chiaro?
L'occhio del demonio per gli idioti nella nebbia è come un faro
Alieni ciò che siamo, chiunque altro ci puzza di estraneo
Che sia chiaro, qui non entri neanche a pagamento coi contanti in mano
Prende fuoco questo schifo che esterniamo, questo abisso è parte del mio piano
Tu prendi parte al mio banchetto e vacci piano
Oggi il grido è il malumore, io di gusto di rido per ore
Non risplende neanche il sole, il cibo ha perso il suo sapore
Massa organica stantia non si muove
In certi posti puoi trovarci costipati, costellati in abitacoli, tunnel, viali alberati
La mia astronave perde sangue, sa di sangue come il ferro Un'eremita nello spazio aperto del cervello in apnea, una scacchiera bianca e nera
Di sera pavimenta anche il soffitto di ogni mia idea
La mia astronave perde sangue, invia messaggi dentro a un tubo
Dal di dentro di cubo nelle celle in apnea
Dal laboratorio alla platea, firmato centro di ricerca Magrathea