[Testo di "Stelle Rosse"]
[Ritornello: Astore]
Certo ci ammazzano
E poi ci spiano
Amore mio, mi sento in carcere
Mica con te
La notte combatte
Come le stelle rosse, rosse, no
Rosse, rosse, no
[Strofa 1: Astore]
Certo è diverso ritrovarsi per aria
Per una bomba urlando alla polizia
La gente muore dentro alle popolari
Per un'overdose, a volte malinconia
Tra qualche giorno si va a fare la spesa
Ma nei negozi ci guardano male
Perché vestiamo da gente di merda
Non ci sappiamo comportare
Mio padre beve, ma adesso sembra felice
Lui non ce lo dice, ma almeno sto più a casa
Vita galeotta, concedimi un'ora d'aria
Abbiamo idee precise, veniamo dalla strada
Siamo stelle rosse, rosse, no
Siamo stelle rosse, na na na na nah
[Bridge: Gian Maria Volonté da "Sacco e Vanzetti" - 1971]
Sono così convinto di essere nel giusto
Che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte
E io per due volte potessi rinascere
Rivivrei per fare esattamente le stesse cose che ho fatto
[Strofa 2: Astore]
Ho un sogno da realizzare
Cambio in Guerra anche il mio nome
Lascio qualcosa da ricordare
Ho in mente la mia generazione
Ma vivo ed ho speranza
Ho speranza in un'idea che brucia tutto intorno
[Ritornello, Astore]
Certo ci ammazzano
E poi ci spiano
Amore mio mi sento in carcere
Mica con te
La notte combatte
Come le stelle rosse, rosse, nuah
Rosse, rosse, nuh
[Outro: Gian Maria Volonté da "La classe operaia va in Paradiso" - 1971]
Lo studente, lo studente, lì, fuori
Ha detto che noi entriamo qui dentro di giorno, quando è… è buio
E usciamo di sera, quando è buio
Ma che vita è la nostra? Questo, pro forma
Allora io dico, già che ci siamo
Perché non lo raddoppiamo questo cottimo? Eh?
Così lavoriamo anche la domenica
Magari veniamo qui dentro anche di notte
Anzi: magari portiamo dentro anche i bambini, le donne
I bambini li sbattiamo sotto a lavorare
Le donne ci sbattono a noi un panino in bocca
E noi via che andiamo avanti senza staccare
Avanti, avanti, avanti
Avanti, per queste quattro lire vigliacche, fino alla morte
E così, da questo inferno, sempre senza staccare
Passiamo direttamente a quell’altro inferno, che tant l'è istèss, neh