Giorgio Gaber
I soli
[Strofa 1]
I soli sono individui strani
Con il gusto di sentirsi soli fuori dagli schemi
Non si sa bene cosa sono
Forse ribelli forse disertori
Nella follia di oggi i soli sono i nuovi pionieri
I soli e le sole non hanno ideologie
A parte una strana avversione per il numero due
Senza nessuna appartenenza, senza pretesti o velleità sociali
Senza nessuno a casa a frizionarli con unguenti coniugali
Ai soli non si addice l'intimità della famiglia
Magari solo un po' d'amore quando ne hanno voglia
Un attimo di smarrimento, un improvviso senso d'allegria
Allenarsi a sorridere per nascondere la fatica

[Ritornello]
Soli, vivere da soli
Soli, uomini e donne soli

[Strofa 2]
I soli si annusano tra loro
Sono così bravi a crearsi intorno un senso di mistero
Sono gli Humphrey Bogart dell'amore
Sono gli ambulanti son gli dèi del caso
I soli sono gli eroi del nuovo mondo coraggioso
I soli e le sole ormai sono tanti
Con quell'aria un po' da saggi, un po' da adolescenti
A volte pieni di energia a volte tristi, fragili e depressi
I soli c'han l'orgoglio di bastare a se stessi
Ai soli non si addice il quieto vivere sereno
Qualche volta è una scelta, qualche volta un po' meno
Aver bisogno di qualcuno, cercare un po' di compagnia
E poi vivere in due e scoprire che siamo tutti
[Ritornello]
Soli, vivere da soli
Soli, uomini e donne soli

[Outro]
La solitudine non è malinconia
Un uomo solo è sempre in buona compagnia