Giorgio Gaber
L’Ingenuo
[Testo di "L'ingenuo"]

Tu sei un ingenuo.
Tu credi a tutto, e ti butti con troppa facilità perché sei un ingenuo, tu sei avido e vorace di conoscenza e abbocchi a tutti i mangimi,
Ma stai attento
Non c’e niente che sia meno nutriente dei mangimi.
Tu sei troppo suggestionabile
Il tuo cervello aderisce subito
Come trovi una bella idea, ti ci butti come su un osso
Ma attenzione:
Non c’e niente di meno nutriente delle idee.

Le idee sono come quei legnetti bucati, che nelle spiagge si tirano ai cagnolini per farseli riportare.
E tutti ci corrono addietro, le mordono, le sciupacchiano, le portano in giro scodinzolando, e te le rimettono davanti tutte biascicate.
Tu viaggi troppo, ma attenzione:
Non c’è niente di meno nutriente dei viaggi.
Ti basta un paese nuovo, e il cuore ti si emoziona, la testa ti gira, un infinito si apre nuovo per te, un ridicolo, piccolo infinito.
E tu ci caschi dentro.
Il viaggio è la ricerca di questo nulla
Di questa piccola vertigine per ingenui.