Giorgio Gaber
Finale [Polli di Allevamento]
[Testo di "Finale [Polli di Allevamento]"]

Nella penombra della scena l'attore prosegue, senza intaccare minimamente l’ordine prestabilito.
Avrebbe voglia di rovesciare tutto, di introdurre un'inversione, uno sfasamento, una confusione, una curvatura.
Ma anche negli atti più insoliti, la sua vita è un meccanismo perfettamente oleato.
Qualche rara volta sembra che si riesca veramente a romperlo, una specie di magia.
Per un istante il meccanismo regolato della scena si interrompe
A metà di una frase l'attore si arresta
La sa a memoria, questa parte che recita ogni giorno
Ma forse questa sera si rifiuta di andare avanti
Gli altri personaggi si irrigidiscono col braccio alzato.
La misura che l’orchestra aveva cominciato
Si prolunga indefinitamente
Bisognerebbe ora fare qualcosa.

Dire una parola
Una parola qualunque
Che non sia scritta nel copione.