Renato Zero
Appena In Tempo
È stato forte il desiderio di partire
Di visitare tutti gli angoli del cuore
E regalarmi al primo sole della gioventù...
Non ero ancora abituato a respirare
E già morivo dietro ai petali di un fiore
Il tempo si mostrava amico di quei giochi miei...
Si è fatto giorno troppo presto in questa vita mia
Una piramide di angoscia invece di poesia
Come si può tornare indietro di cent'anni
Dimenticando la fatica quegli affanni
E consegnarsi alla paura e non reagire più
Dimmelo tu...
Fossero lacrime sincere, storie vere
E non il naufragare dentro ad un bicchiere
Ci fosse una ragione a questa inutile follia
E per fortuna è ancora accesa questa mente mia
Che il passaporto l'ha timbrato quella fantasia
Appena in tempo, ho preso il largo appena in tempo
Di aver cambiato mille rotte non mi pento
A quell'istinto sono grato mi ha salvato già...
Volgarità, regni sovrana
Anche l'amore ha scelto l'aggressività
L'odio non è la mia bandiera
Era ben altra la mia rabbia ti dirò...
La strada ormai, torna nemica
Non puoi sfidarla, troppe volte no
Ci vuole poco a cancellare la memoria
Tutti d'accordo in questo mondo non c'è aria
Non c'è una spinta, un interesse, non c'è volontà...
Ancora voi miei cari illustri professori
Usciti indenni dalla scala dei valori
Le vostre penne sono salve le coscienze no
Non voglio perdermi il finale, sia quel che sarà
Stiamo a vedere questo buio chi s'inghiottirà
Se basterà mettere insieme le parole
Per consentirci di poter comunicare
Se muore pure il desiderio che ci resterà...
La verità, prima di sera
Una maniera di far pace con l'età
È il tempo sai che ci misura
Che ci fa uomini o soltanto frenesia...
Prenoterò, un altro volo
Speriamo un cielo ancora libero... ci sia!
Ritornerò, se avrò fortuna
E questa volta giuro che... vivrò