Enzo Jannacci
Case
Ci sono case che non si sa che sono
Se sono chiese, alberghi, carceri speciali, case...
Case? Case! Solo malattie mentali!

Ci sono case che non sono proprio niente, case
Che potrebbero esser finte case
Mastodontiche illusioni di cemento e mattoni

Case che pare che nessuno c'è entrato mai
E se c'è entrato non è uscito, non è uscito mai...
Oh, nessuno l'ha notato, l'ha seguito mai
Non si sa più che ne è di lui, di lui, di lui

L'ho visto è entrato forse... eccolo laggiù
Ora è salito, ha fatto il giro e non si vede più
Ha fatto scale esterne, interne, corridoi bui
Non si sa più che ne è di lui, di lui

Nell'ascensore sarà bloccato
Mummificato in seminterrato
Imprigionato in un colonnato
Nessuno lo sa, nessuno lo sa

Forse sul tetto s'è arrampicato
A bestemmiare contro lo stato
E s'è sgolato e ha digiunato
Nessuno lo sa, nessuno lo sa, nessuno lo sa
Ci sono case che non si sa che sono
Se sono uffici, fabbriche, caserme o sono... case?
Cosa??? Case? Sono trappole per uomo!

Ci sono case a forma triangolare, case
A rombo, scure, fatte proprio male
Case vuote, inutili ma alzate contro le nuvole malate

Case che pare che nessuno c'è entrato mai
E se c'è entrato non è uscito, non uscirà mai...
Oh, nessuno l'ha seguito, l'ha notato mai
Non si sa più che ne è di lui, di lui, di lui

Di nuovo guardalo che forse è proprio quello lì...
Tipo ombra, bianco, sporco, grigio pirla o giù di lì
Per un momento m'è sembrato che sembrasse lui
Un'impressione... non l'ho visto, non l'ho visto mai

Nell'ascensore sarà bloccato
A domandarsi chi sarà stato
A costruire 'sto caseggiato...
Nessuno lo sa, nessuno lo sa

Un architetto mezzo suonato
La testa storta, tutta di lato
Forse in un cesso sarà murato
Murato anche lui, murato anche lui
Nessuno lo sa
Nessuno lo sa, nessuno lo sa
Nessuno lo sa, nessuno lo sa, nessuno lo sa...