Enzo Jannacci
Lungomare
Vecchio, che guardi affascinato
L’andare e ritornare di tutte quelle onde
Forse anche tu hai dovuto scrivere il suo nome
Per poi farlo cancellare dalle stesse onde
E io che ho giocato col tuo viso di bambina innamorata
Ora, per tentar di ritrovarti
Mi tocca cercarti per corrispondenza

Lungomare di un dicembre ‘86
Il fanale della moto è acceso, non si sa mai
Quante volte si bagnava la tua faccia
Mi tiravi per un braccio
Mi gridavi di non farti troppo male

Lungomare di un dicembre ‘86
Il fanale che si è acceso perché lei
Ha il giornale che stropiccia tra le dita
Ma va oltre la mia vita
E pensare che non sono neanche rimasto a guardare la partita

Lungomare di un dicembre ‘86
Il fanale che si è acceso perché lei
Ha il giornale che stropiccia tra le dita
Ma va oltre la mia vita
Meno male che ho pensato di registrare la partita
Lungomare di un dicembre ‘86
Il fanale che si è acceso perché lei
Ha il giornale che stropiccia tra le dita
Ma va oltre la mia vita
Mi piacerebbe di sapere chi è quel pirla
Che mi ha cancellato la partita