Ensi
Inevitabile (1600 Giorni)
[Strofa 1]
Cerco la voglia di svegliarmi poi quella di affrontar me stesso
Con la faccia che mi prega, "stavolta non rimandare, sai"
Adesso ho voglia di parlarti stretto dai guai
Devo trovare una parola o si fa tardi
Metto un piede fuori le lenzuola e ti ascolto
Non alzarti o non avrai risolto nulla
Questo momento è l'ideale. Stravolto dalla notte
A metà fra “a me non fotte” e la voglia di riascoltare
L’attitudine pare sia giusta
Il cuscino fra le braccia, il mattino che bussa e non ti lascia stare
Insisti, "noi dobbiamo parlare"
Ma dimmi dove vai a parare? Sappiamo già cosa dirci
[Ritornello]
Inevitabile, 1600 giorni senza fine
Cercano un confinе oltre le lacrime
Ma quelle pagine io le ho scritte a metà
Hanno bisogno di due mani per chiamarsi ancora favole
Inevitabile, 1600 giorni senza fine
Hanno trovato quel confine nelle lacrime
Ma quelle pagine a metà
Sono scritte a quattro mani ma oggi non han l'odore delle favole
[Strofa 2]
Rispondo prima di una tua parola, prendo fiato
Ho slegato il nodo in gola, ho aspettato e cercato la via della mente
Ma il cuore resta complicato, nella lista il più implicato
Protagonista in ste faccende deve darmi il via
Via all'altalena di entusiasmi
Tra giorni di spasmi al cuore e altri in cui non ti sento più mia
L’alchimia di sta routine di "se" e "perchè"
Sono deciso a lasciarti poi basta un tuo sorriso
Perchè torno a innamorarmi
Se continuo è perchè non troviamo mai il coraggio per parlare io e te
Bambini persi tra gli anni di un rapporto da grandi
Universi messi al confronto ora faticano a incontrarsi
E i sentimenti non sono scomparsi
Ma nascosti tra gli scleri dei momenti
Può darsi che cercando io ritrovi le certezze
Ma è sempre stato un vanto del mio essere trovarle
E il senso del dovere senza pari è sgretolato nell'immenso
Ora Jari vuol sapere come conciliare
Le risposte che picchiano le domande e vuol sapere come fare per spiegare, ma
Inevitabile, 1600 giorni senza fine
Ora trovano un confine fra le lacrime
Le pagine lasciate a metà
Sono scritte a quattro mani. Domani avranno l'odore delle favole
Qua, sul telefono il tuo nome non è più "Amore"
Le nostre cose stanno chiuse nelle scatole
Confermano quella necessità
Di capire se il dolore è sopportabile o dovrò riconquistare tutto