Ghemon
Crimine
[Testo di "Crimine"]

[Strofa 1]
Tu mi hai raccolto sul ciglio della strada con un cucchiaio
L'umore sull'asfalto che camminava raso
Stanco e sporco con i capelli a caso
Pieno di lividi e un grumo di sangue al naso
Pronto a riniziare tutto, ero come appena evaso
Coi pensieri color canna di fucile
Che viravano sul verde di una bile in attesa di travaso
I nostri muri sono spaventose distese di mattoni e di rimorsi
Benchè il passato paia riproporsi
Ci siamo fatti tremare le vene ai polsi
Bevendo verità a grandi sorsi
Prima di raccontarti I miei mostri
E prima di sapere I tuoi trascorsi
Cose che fanno feriti e morti prima ancora di indisporci

[Ritornello]
Io per te mi perderei e non m'importa niente
Se penso a come sei, spericolato crimine
Mi ero distratto a vivere e il destino ha mandato te
Un tempismo quasi infallibile, che a pensarci fa ridere

[Bridge]
Io non vengo per attaccare, non ti devi difendere
E nello spazio di un respiro dirti che tu sei
Come vorrei luce e buio infinito in cui
[Ritornello]
Io per te mi perderei e non m'importa niente
Se penso a come sei, spericolato crimine
Mi ero distratto a vivere e il destino ha mandato te
Un tempismo quasi infallibile, che a pensarci fa ridere

[Strofa 2]
E mentre avevo fisso lo sguardo al cielo
Mi sei caduta in braccio e neanche ti chiedevo
Unica tra mille dee senza velo venuta a farsi
Togliere le spine e pregare il mio mistero
Dagli occhi solo conferme
Cerca in fondo ai miei quando vuoi riaverne
Macchina veloce fatta apposta per me
Che guido sicuro ed ho il piede leggero e le mani ferme
Il tuo corpo, il mio tempio
Metto in asse il nostro baricentro
A ogni impasse che starò vivendo
Rovista tra le lame sparse nel mio petto
Siamo come un esplosivo pronto a detonare
Questa fiamma ci fa innescare le cariche
Spiega le ali stiamo per volare
Noi due siamo un altro paio di maniche

[Ritornello]
Io per te mi perderei e non m'importa niente
Se penso a come sei, spericolato crimine
Mi ero distratto a vivere e il destino ha mandato te
Un tempismo quasi infallibile, che a pensarci fa ridere