Ghemon
Cobra (Tovalieri)
[Testo di "Cobra (Tovalieri)"]

[Strofa]
Yo, siamo pronti a schiudere i chakra
Ghepardi sotto casa hanno fatto terra bruciata
Ancora una giornata alla ricerca di Cleopatra
Milano d'estate sembra Sumatra
Il caldo ci dà alla testa, il resto è di una fumata
E ci sembra quasi uguale comprare Kaká o Okaka
Sacrificio è quello a cui la mia squadra è votata
A volte coi gioielli la vita è una gazza ladra
Amo più l'eccitazione di una citazione
Le parole fuse tra loro, sublimazione
Scrivere certe volte è una sublime azione
Come tutte le medicine alla fine ha più di una controindicazione
Io a stivare le provviste in giro per lo stivale
Per raggiungere la vetta del crinale
Il metodo che hanno loro è critico-criminale
Da osservatorio del Viminale
Chi non riesce dice a me: "Non puoi, non sai fare
Ma poi non hai pare che la gente fraintenda o capisca male?"
Fammi un fischio, Gabibbo
Che di aspettarti friggo
Fai una rampa di scale, cribbio
Qualcosa è cambiato nella mia testa
Le prendo tutte al volo, come fosse una tedesca
E mancano ancora i dischi di Frank, Kiave e Mecna
Mi dispiace per te, quest'anno è proprio di me...
Posso scaldarti un ambiente ma non hai il fuoco
Dire le barzellette ma non è un gioco
Svelarti un ingrediente, ma risolvi poco
La differenza sul piatto la fa il cuoco
Curcuma e coriandolo, Joe Barbieri
Toma-toma-toma, cobra Tovalieri
Più la mia fazione perlustra
Più questa industria mi disgusta
Quale mai sarà la via più giusta?
Di certo la mia non è bianca in polvere in busta
Ma neanche per gli accademici della Crusca
Vedo nuvole rapide come Samuel e Boosta
Il sole che bussa e pulsa
E la gente fa il Ku Klux Clan
Per evitarlo s'incappuccia
La loro evoluzione si è fermata alla bertuccia
Un'altra cartuccia e li ho mandati a bere con la cannuccia
Il calcio è totale: Cruijff, Pelè, Diego, Puskás
Dicevo sempre sì, tanto in un modo si aggiusta
Ma adesso so bene il peso di una rinuncia
Fantasia al potere
Libertà sempre
Se voglio non chiudo neanche le rime
Qui decido io
Perché questa è casa mia
Prima di darmi per morto accertati che lo sia