Vedo corvi in lontananza
Alzarsi in volo dagli alberi spogli
Avvicinarsi nella nebbia fitta
Di sti boschi
Lampi e tuoni
Illuminano sagome di case
Abbandonate in mezzo alla radura
Ma loro vogliono me, puntano a me
Fa quasi paura
Gracchiano forte
Scendono in picchiata
Verso la cripta del mio cuore
E spalancano le porte
Ed il paesaggio è una landa desolata
Infestata da piogge acide
Che bruciano pagine
Di vecchi manoscritti
Nella valle delle lacrime
Scorrono rapide
Serpi e tarantole
Bevo veleno dal
Calice degli sconfitti
Chiuso a crisalide per rinascere
Ed evadere da camere
Che hanno le sembianze di labirinti
Non è immaginazione
Agitazione
Bunjee-jumping nel vuoto interiore
Nah, non chiedermi come va
Sparo proiettili alle ombre ma
Il Sole qua non ritornerà
E intorno a me ci sono
Solo corvi
Neri come i tuoi capelli
E i tuoi occhi
Come l'inchiostro della penna
Sui fogli
Il ciero ora è inquieto
Qua pioverà nero
E intorno a me vedo solo corvi
Un soffio di vento
Spegne le candele
Sulle nostre fotografie
Polvere e ragnatele
Siamo petali macchiati di sangue
Ho stretto le spine
Pur di cogliere ste rose nere
Dammi da bere
Un altro bicchiere
Spesso mi alcolizzo e narcotizzo
Le chimere
Camminare in certi posti
È come camminare scalzi
Sopra i vetri rotti
E questi mostri
Che ho rinchiuso negli abissi
Stanno uscendo dal sarcofago
E rompendo i suoi sigilli
Con i corvi nello stomaco
E nelle pupille spilli
Resta solo questa musica
L'unica bussola dei miei tragitti
Mentre vago solitario tra fitti
Boschi con gli occhi trafitti
Da flebili raggi di Sole
Credimi
Qua non è semplice immaginazione
Nah, non chiedermi come va
Sparo proiettili alle ombre ma
Il Sole qua ora ritornerà
E intorno a me non vedo più quei
Corvi
Neri come i tuoi capelli e i tuoi
Occhi
Come l'inchiostro della penna sui
Fogli
Quel cierlo era inquieto
Ma torna sereno
E intorno a me non vedo più corvi