Yota Damore
Lontani
[Testo di "Lontani" di Yota Damore]

[Strofa 1]
Posso contare le volte che ho visto il mare
Con mio padre, due volte
Le rimanenti accompagnava alla stazione me e mia madre
Dopo avere lavorato la notte
La vita picchia forte, ma lui di più
Figlio di un padre che non c'è più
Sudava freddo la notte non averlo di fronte
Certe persone solamente la morte le separa
Lontana è chi non torna più a casa
Non si è fermato per strada
Se stasera non chiama
Gigante dal cuore d'oro
Assente per il lavoro
Cronache di un uomo che da lontano mi ha insegnato
Nella vita a camminare da solo

[Ritornello]
Come lui mi sono fatto con le mie mani
Qua sono i salti mortali a renderci immortali
E io mi sono fatto con le mie mani
Qua sono i salti mortali a renderci immortali
E più lontani, più lontani
Più lontani e più lontani e più lontani e più lontani
Anch'io mi sono fatto con le mie mani
Qua sono i salti mortali a renderci immortali
E tutti uguali

[Strofa 2]
Classe '65, in classe come lei non ne ho più viste
Fuori dalla scuola delle classi miste
Era già una donna da prima che lo capisse
La maggiore di tre fratelli dopo
Nessuna somiglianza fra loro
C'è differenza da amare ed amore
Come differenza tra amore ed amor proprio
Dai, la sua storia è già scritta
Ma nessuno l'ha letta
Fuori dalla famiglia un'altra casa l'aspetta
La casa di un bimbo, lui e il suo nascondiglio
Nel nome del padre e del figlio
Ma soprattutto della madre, alla quale somiglio

[Ritornello]
Come lei mi sono fatto con le mie mani
Qua sono i salti mortali a renderci immortali
E io mi sono fatto con le mie mani
Qua sono i salti mortali a renderci immortali
E più lontani, più lontani
Più lontani e più lontani e più lontani e più lontani
Anch'io mi sono fatto con le mie mani
Qua sono i salti mortali a renderci immortali
E tutti uguali

[Outro]
Anch'io mi sono fatto con le mie mani
Qua sono i salti mortali a renderci immortali