[Strofa 1]
Ok, stappo questa botte, chi c'ha sete?
Noi mostri della notte, occhi rossi dentro la siepe
Se non lo siete state distanti che potremmo incasinarvi
Da trentotto dimensioni avanti
Siamo spettri, racconti tramandati a voce
Tra i fischi della legna al fuoco e la carne che cuoce
Nella brace dell'arcata astrale
Amici, vi eravate accorti quanto il cielo potesse brillare?
Urla dalla nebbia fra gli alberi contorti
La foresta osserva sempre come ti comporti
La paura è buona consigliera, traccia linee rette
Evita le tombe fra le foglie secche
Tronchi marci, verde scuro
Suonati dai canneti battuti dal vento come un tamburo
Qua c'è una leggenda che non sfuma
Quando la foresta canta, per reclamare fortuna
[Ritornello]
Devi fissare la Luna
Devi pregare la Luna
Chiedilo pure alla Luna di
Splendere forte per cacciare via le tue ombre
Devi fissare la Luna
Devi pregare la Luna
Chiedilo pure alla Luna di
Splendere forte per cacciare via le tue ombre
[Strofa 2]
La città con padroni e servi
Pubblicità che scorre sui pannelli di fosfori verdi
Palazzi grigi a luci alterne sfocano lo sfondo
Scintillano sopra le gocce della pioggia al piombo
Fumo dai tombini e scheletri di impalcature
Acqua bruna in piccola cascata nelle fognature
Le strade imbottigliate senza logiche
Gli occhi dei sopravvissuti scavati dentro le orbite
Brutti visi su corpi scheletrici, pieni di incubi
Ti stuprano la figlia nei vicoli
Lei si ribella al primo, al secondo si calma
E una lacrima calda riga la sua guancia rosata dall'alba
I graffiti sotto i ponti, il cuore
La vita risucchiata dallo specchio dentro l'ascensore
Per gli oppressi c'è un mito che non sfuma
Quando il buio avanza per reclamare fortuna
[Ritornello]
Devi fissare la Luna
Devi pregare la Luna
Chiedilo pure alla Luna di
Splendere forte per cacciare via le tue ombre
Devi fissare la Luna
Devi pregare la Luna
Chiedilo pure alla Luna di
Splendere forte per cacciare via le tue ombre
[Strofa 3]
Ok, stappo questa botte, chi c'ha sete?
Sono un'ombra nella notte nato dal buio oltre la siepe
Figlio bastardo della provincia
Senza santi, le speranze sono semi inghiottiti dai campi
Ci sono sere scure e giorni cupi
Dove le stelle sono sputi di lumi dietro scudi di nubi
E i minuti s'accavallano identici
Come una coppia di corvi sui cavi elettrici
E mentre noi scorniamo con noi stessi
E scorniamo con gli altri qualcuno gode
Dall'alto dei palazzi brinda alla buona riuscita
E ride mentre tutto all'orizzonte esplode
Sa che l'impegno personale fotterebbe i piani
Allora promuove finte speranze per il domani
Le impacchetta e te le ficca in testa in replica
Ordina che tu ripeta un mantra che recita
[Ritornello]
Devi fissare la Luna
Devi pregare la Luna
Chiedilo pure alla Luna di
Splendere forte per cacciare via le tue ombre
Devi fissare la Luna
Devi pregare la Luna
Chiedilo pure alla Luna di
Splendere forte per cacciare via le tue ombre
Devi fissare la Luna
Devi pregare la Luna
Chiedilo pure alla Luna di
Splendere forte per cacciare via le tue ombre
Devi fissare la Luna
Devi pregare la Luna
Chiedilo pure alla Luna di
Splendere forte per cacciare via le tue ombre