Manuel Agnelli
Sulle labbra
La tua primavera è un incubo
In cui lo stato cede alla pornografia
Il niente e il niente da distinguere
Finchè poi non sai più cosa sentire

Pensi di avere un credo
Poi lo adatti a quello che sei

E come può il mio amore essere limpido
Se è la mia nazione che l'inquina
So come un uomo deve decidere
Ma ora non so più cosa sentire

Ti ritrovi sulle labbra
A giustificarti quel che sei

Anche odiare è un diritto, sai?

La tua primavera è un incubo
Disobbedire acquista un senso in più