Manuel Agnelli
Costruire per distruggere
Alle sette meno dieci arriverà
Per un'auto così grossa il varco è qua
Le sirene già mi laceran le idee
E la puzza di benzina mette sete
Nei corridoi i nervi e i servi tesi
Eppure l'han provata per dei mesi
Vergini ballano perché ora manca poco
Ed io ripenso ancora a come fare fuoco
Sarà bellissimo
Fare parte della gente senza appartenere a niente mai
No, no no no, no non noi
Siamo fermi qui a guardare verso il niente
Siamo pubblico che spia un incidente
Perché il mondo a cui appartengo è già invecchiato
E mi accarezza anche il ricordo di un nemico
Che bacerà la mano che lo abbatterà
Liberandolo da quel che è diventato
Un pupazzo nelle mani di un amore mai provato
Per la gente che ti adora
Per la causa che non hai mai sostenuto
Sarà bellissimo
Fare parte della gente senza appartenere a niente mai
No, no no no, no non io
No, no no no, neanche a Dio
No, no no no, neanche a Dio
La folla ormai è davvero inferocita
Quegli stessi che giurarono nascondono le dita
Ficcandole nel culo della vita
E sputare tutti adosso al loro mito
Che è la causa della loro schiavitù
Dall'amore che provavano per lui
Che è il perché del loro cuore non pulito
Il loro incubo abortito
La carne che va macellata
Qualcosa poi dovrà accadere
Cadremo tutti e poi sarà il piacere
Cadremo tutti e poi festeggeremo
La liberazione dal nostro dovere
Costruire per distruggere
Costruire per distruggere
Una lunghissima, lunghissima, lunghissima rincorsa
E finalmente poi
E finalmente poi, poter morire