Pacman XII
Diaspora - La dispersione
[Strofa 1]
Non ho mai avuto la mira di essere il meglio in campo
Non ho mai avuto una lira, ma sono sveglio in cambio
Ho avuto un padre eccezionale
Che mi ha insegnato come impressionare
E sono il top con un esempio tale
La vita è un ascensore, scende o sale
La vista è una vetrata sopra le ore
Non c'è né bene o male
Non c'è mai stato un temporale
E se il tuo cielo è stato sempre grigio
Ce l'ho uguale, non ti vergognare
Se ho capito com'è facile riderci sopra
Se il tuo amico è penna e pagine, scriverci è cosa nostra
Do Your Thang, tu riposa e accosta
Ritira quelle lacrime che ti pago la giostra e vai
Accendini fanno piste di atterraggio e sai
A tre tiri cambio viste, parte il viaggio e bye
Abbraccio i fratelli e scavalco satelliti verso le stelle
Scappando da schemi, problemi, prosceni, fardelli, da niente
[Strofa 2]
Io suono più per me
Un uomo in volo, nuovo Superman
Più Jeeg Robot che gigolò, cresciuto a Super 3
Vuoi un idolo, ogni concerto è un sinodo
Dal palco miro ed il poligono è sul parterre
Puff, pass, clandestino
Caffè col clan che stimo, qua respiro senza suoni
L'aria fuori è gas nervino
Descrivo sensazioni, scienza rap e stilo
Canto e scrivo finché il nero va a colori come un Arlecchino
Passa qui, cassa d’Ipa in frigo
Rap, sativa e micro
La tua skill? Lassativa, lasciami la biro
Attiro tutto ciò che ammiro fino a averla a tiro
Dalla mia caverna fino all'arrivo, bambino
E ancora batto i piedi, per dispetto o per il tempo
E se non alzo i medi è per rispetto
La mia vita è un tempio e tu non puoi starci dentro
Io voglio sempre più, non un risarcimento