Lou X
Prodotto Finale
Terrore che ritorna, mille origini mi danno
Ma io vengo dall'Abruzzo e tutti quanti lo sanno
Vent'anni indietro imputano la "fonte di salvezza"
Ma chi mi ascolta troppo sconta le macerie di schifezza
Che c'è sul litorale
C'è chi riparte col ritmo
Sulla costa orientale qui è fottuto chi sta zitto!
Una valanga di rime trasportare su macerie
Con due piatti e in 4/4, Disastro è il mio corriere
Io non gioco a fare il puro, mi contraddico, questo è certo
Ma il valore di quel che dico è un pugno chuso che uso in concerto
Per la generazione fatta a dipendenza
Lo sciacallo che assicura in busta fuga ed esigenza
Perciò accendo il motore che ha bisogno di calore
Parlo forte sul silenzio per alzare la voce
Persa la scommessa di una terra promessa
Ma per chi la farsa è vana, è perseguitato dalla madama, prego
A chi sta peggio di me
E frigge il suo cervello riscaldando cucchiaini da thé
Di diventare un prodotto finale a testa alta uscito
Dal processo dell'ordine costituito!

Dalle stanze dei bottoni dove tutto è calcolato
Si scervellano per sapere da chi sono manovrato
Riparte con l'acuto in loro aiuto, in settimana
Articolo ritagliato dal sommario di Panorama
Perché voce che io ho è senza nessuna censura
Intervengo, prendo al volo, senza chieder parola
E la mente che riparte è un prodotto con quoziente
Non c'ho colpa se è la norma che mi rende indisponente
Posse, metti in forse il nome troppo inflazionato
Colonna sonora della storia questo è il significato che do
Una ragione per cui gli do peso
La scintilla in aria scocca dalla bocca di ogni offeso
Discorso non ridotto ma ricondotto a quello che ho detto
Prodotto finale da conquistare nello scontro sociale
Per le orecchie sorde e le coscienze in montaggio
La parola ad arma impropria e il prodotto a sabotaggio