XVI Religion
Gli Stessi
[Testo di "Gli Stessi" ft. Trat]

[Strofa 1: Benni]
Tu parli troppo e non concludi sprechi tempo se ci parli sotto
Sappiamo che ogni sbocco è sporco ed ogni mito è morto
Quaggiù da sempre ci si scalda con le proprie mani
È sempre troppo tardi quando li sgami gli infami
Non guardo al cielo guardo in basso perchè è lì che vivo
Cosciente che ogni passo è come un masso che ho scolpito
Rovigo fredda sempre persa in un finto sorriso
Dimentica il mio viso ed è questo che ci fa schifo
Solo da solo puoi combattere le chiacchiere son chiacchiere
La differenza tra restare e andarsene
Io stringo i denti e vado avanti senza farmi in pare
So bene che in tutta 'sta merda c'è chi sta più male
Ma quale crisi esistenziale
Qua ci si perde nel parlare dei problemi solo per farsi più amare
Gli schemi saltano a puttane chi ci vuole odiare
Ogni persona è più speciale se lo sa fare!

[Strofa 2: John Princekin]
Sudare sottostare
L'unico modo normale per poter campare
L'unico modo normale che mi può ammazzare
Se l'unico modo normale è lavorare per altri meglio crepare
Meglio arrancare affamato ma libero
Che stritolare in un prefabbricato il proprio spirito
8 ore impalato davanti a un ibrido
Mezzo conoscenza umana e mezzo scienza dettata da un sibilo
Io vivo nel rivo del brivido tra un livido e un bacio
Vivo nel cinico minimo il valore cartaceo
Vivo in un critico sintomo dove il tuo corpo palestrato
Non batte un cervello illuminato
Dove la vita s'abbassa per cassa
E una troia se lo succhia bene passa ma resta bagascia
Dove un'ascia non protegge dalle trecce di schegge
Della legge di chi non legge!
[Ritornello: John Princekin]
Siamo i guerrieri degli specchi
Gli stessi cavalieri che salveranno noi stessi da vecchi
Gli stessi che a volte tacciono a volte parlano
Gli stessi che come allora scendono e salgono!
Siamo i guerrieri degli specchi
Gli stessi cavalieri che salveranno noi stessi da vecchi
Gli stessi che a volte tacciono a volte parlano
Gli stessi che come allora sbagliano e piangono!

[Strofa 3: Trat]
Mi faccio forte nel mio letto ogni volta che apro occhio
Faccio finta di non pensare a quello che vedo attorno
8 ore di sudore per avere soldi liquidi
Vivo di lividi stimoli minimi
E la mia musica è come se fosse vetro: trasparente
Nata dalla sabbia e scaldata dalle mie scelte
Non credo ai volti che vedo nei video non li invidio
Non sono loro che mi passano il sussidio
È solo l'oro che mi porterà al decoro?
Oppure sono un guerriero solo a cantare fuori dal loro coro?
C'è solo un modo per capire chi è fuori che lotta
Chi spinge il vero e combatte la verità distorta
Perché vivendo non ho perso la mia rotta
Ed è visibile in strada la forma della mia impronta
E se stiamo zitti alla gente non importa
Qui sono gli occhi a parlare più di una volta!
[Bridge: John Princekin]
(Noi!) Figli del tutto e del niente
(Noi!) oscurati nella mente da sempre
(Noi!) figli della sufficienza
Siamo assetati di conoscenza!
(Noi!) Figli del mondo siamo sicuri
Armati di sapere siamo pronti all'alzata di scudi
(Noi!) figli della sufficienza
Siamo pronti a riprenderci il calice della sapienza!

[Ritornello: John Princekin]
Siamo i guerrieri degli specchi
Gli stessi cavalieri che salveranno noi stessi da vecchi
Gli stessi che a volte tacciono a volte parlano
Gli stessi che come allora scendono e salgono!
Siamo i guerrieri degli specchi
Gli stessi cavalieri che salveranno noi stessi da vecchi
Gli stessi che a volte tacciono a volte parlano
Gli stessi che come allora sbagliano e piangono!