Владимир Высоцкий (Vladimir Vysotsky)
Il Volo Interrotto
Qualcuno scorse il frutto acerbo, ma
Poi scosse il tronco e il frutto cadde
E questo è il canto di chi non cantò
E di aver di voce non si accorse
Mai venne a patti con il suo destino
Lui con il caso non aveva intesa
Ed era fuori tono il suo violino
E la sua corda troppo tesa
Ed intonò la voce in la
La nota non andò più in là
Ma questo accordò poi non risuonò
Non ispirò, non provocò
Di certo il cane non reagì, il gatto neppure

È buffo sì, buffo davvero, ma
Provò a scherzare ma non ci riuscì
Nemmeno il vino lo assaggiò
Il gusto neanche lo sentì

E si arrischiava in discussioni oziose
Ma molto piano e con maggior timore
Stillava l'anima attraverso i pori
Con mille gocce di sudore, sudore
E sul quadrato cominciò il duello
Senza però nessuna idea
Di qualche regola, trucco o tranello
L'arbitro poi non dava il via
E lui puntò all'estremità
Ma si fermò neanche a metà
Non capì il falso né una verità
Lei fu la sola e neanche lei
Riuscì ad amar del tutto mai
Non amò mai, non amò mai...
È buffo sì, buffo davvero, ma
Andò più in su ma non volò
Soltanto un poco si affrontò
Mancò ciò che mancò, sempre mancò, tutto mancò

Fu inseguitore di uno stile puro
Dico sul serio, non è falsità
Scriveva versi sulla neve e poi
E poi la neve svanirà, si scioglierà
Ma continuò, la grande nevicata
Gettava versi sul tappeto lieve
Lui rincorreva a bocca spalancata
Cristalli di grandine di neve
E lui salì sul suo landò
Ma non ci andò, là non ci andò
E non riuscì la fuga al Polo Nord
La cavalcata non finì
Il toro, sua costellazione
Nella via lattea muggì

È buffo sì, buffo davvero, ma
Mancò la nota dopo il la
Per una nota d'un secondo solo
Non volerà, non volerà...
È buffo sì, che storia buffa e amena
Certo per me, per voi non so
Trotta il cavallo e il merlo plana
Pagherà, chi pagherà, chi pagherà...