Pat Cobhan ride,di sotto, con schiuma di birra nella barba e odore di cavallo nelle mani. C’è un violinista che suona, e ha un cane ammaestrato. La gente gli tira una moneta, il cane va a raccoglierla e poi torna dal padrone, camminando sulle zampe posteriori, e gli infila la moneta nella tasca. Il violinista è cieco. Pat Cobhan ride.
Fanny lavora, di sopra, con il figlio del pastore tra le gambe. Amore. Il figlio del pastore si chiama Young. Si è tenuto la camicia addosso, e ha i capelli neri inzuppati di sudore. Qualcosa come un terrore, negli occhi. Fanny gli dice Scopami Young, ma lui si irrigidisce e scivola via dalle cosce aperte – calze bianche con pizzi fino a sopra il ginocchio e poi più niente. Lui non sa dove guardare. Le prende una mano e se la preme sul sesso. Si, Young, lei dice. Lo accarezza, Sei bello Young, dice. Si lecca il palmo della mano, gurdandolo negli occhi, poi torna ad accarezzarlo, sfiorandolo appena. Dài, dice Young. Dài. Lei stringe nel palmo della mano il suo sesso. Lui chiude gli occhi e pensa non devo pensare. A niente. Lei guarda la propria mano, e poi il sudore sulla faccia di Young, sul petto, e di nuovo la propria mano che scivola sul suo sesso. Mi piace il tuo cazzo, Young, lo voglio, il tuo cazzo. Lui è disteso sul fianco, appoggiato su un braccio. Il braccio trema. Vieni Young, lei dice. Lui ha gli occhi chiusi. Vieni. Lui si gira sopra di lei, e spinge in mezzo alle cosce aperte. Così, Young, così, lei dice. Lui apre gli occhi. Qualcosa come un terrore, negli occhi. Lui fa una smorfia, e scivola via. Aspetta, Young, lei dice, tenendogli la testa fra le mani e baciandolo. Aspetta, lui dice.
Pat Cobhan, ride, di sotto, e dà un’occhiata alla pendola, dietro al bancone. Chiede un’altra birra e gioca con una moneta d’argento, cercando di farla rimanere in bilico sull’orlo del bicchiere vuoto.
Mi vuoi sposare, Fanny?
Non dire sciocchezze, Pat.
Lo dico sul serio.
Smettila.
Io ti piaccio, Fanny?
Sì.
Tu mi piaci, Fanny.
La moneta gli cade nel bicchiere, Pat Cobhan rovescia il bicchiere, cade la moneta, sul legno del bancone, e cola un resto di birra, liquido e schiuma. Lui prende la moneta e l’asciuga sui pantaloni. La guarda. Gli verrebbe da annusarla. La riposa sull’orlo del bicchiere. Dà un’occhiata alla pendola. Pensa: Young, bastardo, la vuoi finire? Dolce il profumo della puttana di Closingtown, dolce.