Francesco De Leo
La canzone di Piera (demo)
[Testo di "La canzone di Piera (demo)"]
Piera legge la mano alla cassiera
E si succhia le gocce sulle punte
Ha fatto solo un giro
Non ha comprato niente
Non ha comprato niente
Solo una penna per me
E Piera non porta carta
Piera non porta penna
Non ha bisogno di scrivere
Perché lei non sa che è
Una poesia con le scarpe datate
Piera salta la scuola
E Piera salta la rete
Piera è bionda, ma è mora
Ha un colle tigrato di viola
Di zecche e di punto
Piera è passata dai rettili agli acquarelli
Con la spada degli angoli
Punisce la giornata
Sei più vecchia di qualsiasi altra donna
Sulla faccia
Piera, quando mangio le nuvole, è contenta
Si sdraia su dei petali e suona tutte le pietre
L'avvolge con lo sguardo
Piera corre sugli sbadigli
Specchia la Luna e si veste di cobalto
Piera non ha mai caldo
Quando ride, ingoia l'universo
Ha la cenere sulle labbra
Perché Piera mi brucia, ti brucia, Piera ci brucia
Piera muore se non le parli e se le calpesti l'ombra
Piera è attenta, ti guarda due volte e poi ti chiama
Piera non ama, Piera vive
Sì, vive tutto, mi vive, ti vive, ci vive
Mi sbrana l'esistenza
Ad ogni suo grido è un temporale nelle mie tempie
Quando dice che è sazia, beve ancora due dei miei colori
Piera lo sa che se se ne va con la mia spada arrotondata
Non tornerà
Piera, arriverà il giorno delle formiche
Anche per te
Piera, arriverà il giorno delle formiche
Anche per te
Piera, arriverà il giorno delle formiche
Anche per te