Ti devi stare quella del cornetto
Hai dato via anche un poco di rispetto
Ti sei rifatto solo grazie al petto
Hai vinto tu!
Ti chiamavi il numero dal panaro
Mo' non giochi perché sei diventato avaro
Hai camminato come un calamaro
Hai vinto tu!
Dalla ripida secca ci mostravi il fianco
Con la presa ben stretta al tuo fucile stanco
Poi con timido accenno, ti riunivi al branco
Col ciuffetto al tonno ritornavi poi su
Hai vinto tu!
Hai vinto tu!
E dici che già hai guardato tutto
Passato pure il lutto dall'ordine dei guai
E dici che in fondo sei un furbetto
Cascato già dal letto dei "poi vedrò" e dei "mai"
Canuto ed emerito signore
Vien proprio un gran dolore, ma non son come lei
D'accordo, la guardo e disapprovo
Ma intanto resti indù... pertanto hai vinto tu!
Non puoi colmare la lacuna a mare
Il mare serve a preservare
Quella folla di pesci di colore blu
Hai vinto tu!
Dagli sbocci d'aprile fino al bisestile
L'incertezza di marzo la trascorri al quarzo
Del cannoniere ti sei fatto sfarzo
Hai vinto tu!
Lo spillo lo faccio io che brillo
Mi devo lamentare solo dell'obliquità
S'accorcia la resta che rimane
Siam buoni come il pane, che ne parlammo a fa'
D'altronde gli emeriti buffoni
Son tutti ragazzoni che fanno come se
Nel cuore ci sia un po' di coglione
Son tutti rendez-vous... e quindi hai vinto tu
È il piatto che fa più o meno distratto
La boxe non ti va più... senz'altro hai vinto tu!
E arrivi che c'hai uno sguardo buffo
Facciamo questo tuffo, che è meglio mo' che mai
S'accorcia la resta che rimane
Delle ore solitarie, che ne parlamme a fa'
Entrambe le cose sono chiare
La moglie e la comare che insieme a te fan tre
Ma godo del fatto fatto a imbuto
E di quell'altro spinto... e tu per questo hai vinto!