Pathos
Cloni
Sai, tener la calma non cambia lo stato criptico
Per essere un fantasma posseduto da uno spirito
Necessito di spazio, estraniarmi da 'sto corpo
Sembra l'unica salvezza per non ritrovarmi più
Al bordo di me stesso, mi sporgo e cado giù
Non ho un volto da un po' troppo tempo, illogico ergo sum
Non mi trovo e prego su ma anche su non c'è nessuno
L'infinitamente zero non è detto faccia l'uno
Io, figlio della pioggia sulle palpebre
È per questo che a ogni goccia rovescio tutte le maschere
Io, foglio bianco morte cerco di scriver pagine
Ma il sangue non mi basta l'inchiostro sarà di lacrime...
Dammi una buona ragione che valga per ogni abitante di me
Dissociazione che porta parole ad uscire davanti a una siga e a un caffè
Cerco di capire me, ma non capisco le vite all'esterno
Ma non intendo al di fuori di me, bensì all'interno di me stesso perso, wow

E c'ho provato a parlarti di me
Che dentro è buio mentre è sole fuori
Mentre ti ascolto distratto per mantenere il distacco
Accendo la luce e vedo solo cloni

Ho provato a decifrare la realtà in cui mi hai stipato
Gelido il numerico monolito, volto stereotipato
In proiezioni, dal mio corpo scollegato o perso
Quando ho freddo, come adesso, allora accendo un verso
Religione è una coperta, io dormo senza
Dio è come il mio futuro, ne sento l'assenza
Nella folla non respiro Da lí scappo di fretta
Il cielo, l'unica cosa che l'anima cerca...
Nelle notti guardo i demoni negli occhi
Cloni e vampiri bevon dalle mie iridi
Mani arcaiche che strappano queste vesti umane
Le ritrovo la mattina che puzzan di whisky e lacrime, bro
In questa società di Dolly l'empatia è un difetto
Vorrei tornare bambino perché fa effetto
Mi alzavo dal letto per contare le gocce
Ora conto le gocce per alzarmi dal letto
Ed io
C'ho provato a parlarti di me
Che dentro è buio mentre è sole fuori
Mentre ti ascolto distratto per mantenere il distacco
Accendo la luce e vedo solo cloni