Nelson
Le mie lettere
Ciao ti scrivo da una pagina del mondo dalla casa dove sono nato e intorno c'è un profumo in lontananza che poi mi
Entra nella stanza. Proprio a un passo dai quartieri dei signori i bambini devono restare fuori e inventarsi un mondo
Magico in periferia di Gerico. Da qui chissà se c'è un modo per uscire ed incontrare te e dirti quello che avremmo fatto
Senza telecamere al mondo un posto c'è dove non siamo numeri nè simboli nè croci o svastiche dove i razzisti parlano
Per gli angeli. Fidati di me se ti consegneranno le mie lettere vieni via da qui, all'alba spareranno il mio proiettile, fidati
Di me, non c'è nessuna patria nessun vero re, vieni via da qui, dove possiamo finalmente essere. Ciao ti scrivo perchè non
Mi fanno dire certe cose non le fanno raccontare e ci tatuano dei numeri perchè uomini generici, chi ha paura del
Diverso è un ammalato ed infetta questo posto maledetto io che ti amo sono nato per portarti via dal ghetto. Ti
Porterò' dove nessuno ci conosce, dove la pioggia ha un po di cielo dentro le sue gocce dove una croce e un chiodo non
Fanno una religione, dove lasciarti libera è l'essenza del mio amore sarà una corsa a piedi nudi varcando il confine
Voglio sentire le gambe in fiamme fino a morire, ti amerò bianca d'Inverno e nera d'Estate, sarai il motivo che fa del
Dolore un carburante entrare nella tua vita piano e poi uscire pazzo, la vera te a braccia aperte in punta di un
Terrazzo ti guarderò ad occhi chiuso affidandomi al tatto se cadiamo ci abbracciamo prima dell'impatto, parlare del
Più e del meno per poi sentirci uguali, ognuno in guerra con se stesso ci ha reso le ali, scriverò' nei tuoi peccati e metto
Una pietra sopra, ti dirò' la verità prima che qualcuno la scopra