[Intro]
Va bene amico, è andata
Chiama!
Testa! A te
Sarà meglio che non lo sbagli
Io non chiacchero ragazzo, ma proprio per questo ti insegno a vivere
[Strofa]
Uh, uh, uh!
Ho fonti dritte dalla Serbia, killers dall’Armenia
Longoni qui è la mia penna, spinge alla tempia
Yo, guarda, punta 1000 “alla vecchia”, Mister, apparecchia
O: “Scappa Kunta Kinte, dalla bestia!” Disse la tua cerchia
L’Italia: come d’incanto, gli porto il pane
In sala, come li guardo, dicono: “Amen”
In strada, come il biliardo, ci voglion palle
Chi parla? Non è il “Riccardo” di Giorgio Gaber
Uh! Adesso taci, perro!
La lingua uccide prima che, frà, il resto cacci il ferro
Uh! Affresco all’interno
Tutto orchestrato: maеstro Gianni Ferrio
Per chi, al fresco, ma intеro, chi al fresco ma d’inverno
Per chi sa presto far dinero, chi adesso ha l’impero
In chiesa chi ha acceso già il cero
Chi da questo va in cielo, chi l’accesso all’inferno
Pensi: "Ma quale Dante?"
C’è chi sta tra le fiamme e chi ama le fiabe
Questi sbaglian le taglie per star nei miei panni
Per fare i miei passi, Shaq mi bacia le scarpe
Uh! Per chi ama ‘ste strade
Pura monogamia se mi scambian per Maxwell
Baby, guarda che massè: tiro ad effetto
Miro all’esperto che schizza, pare Mansell
Non blatero: ho rispetto da gente che piazza
O in centro da gente in terrazza con l’Aperol
Non parlerò, la rima lo fa però
Lo chaperon: Mathilda con Jean Reno
Oddio! Guarda, non c’è sfida
Anche Messner! No, non scala come prima
O non cambia prospettiva
Puoi spezzarmi le mani ma la storia posso farla come Jigga