Funk Shui Project & Davide Shorty
Insonnia
Giunto alla porta per miracolo
Dio mi vuole bene forse, naah sarà che sono pratico
Nell’arte del guidare semi ubriaco so
Che non é l’alcool a distrarmi, sono un cazzo di lunatico
E per farmi male sono patentato
Non mi biasimo, ma é un caso che sia vivo o la morte ch’evita il mio alito?
Visto che non reggo e che non bevo spesso gravito
Attorno al senso di vomito dell’evento sporadico
Zoppico fino al letto, mi getto tra le sue braccia
Sento quest’assenza di sonno che mi minaccia
E il corvo che torna e mi ride in faccia
Ancora sulla mia spalla, ma ride solo stavolta non parla
La comicità non puoi comprarla
La vita te la cuce addosso e poi te la regala con calma
Perso in un labirinto cerebrale, un pagliaccio venuto male
Dalla brutta cera che si scioglie solo al mare…
Oh, la notte qui dura un’eternità
Il tempo sembra che non passi mai
La mente nutre la sua infermità
Nessuno chiede mai “come stai?”
Io vago per la città, senza meta e chissà
Come quelle notti brave in via dei Candelai
Ma adesso e buio, c’é nessuno? Non si balla mai
Torno a casa per inerzia dopo la terza weiss Oh, la notte qui dura un’eternità
Il tempo sembra che non passi mai
La mente nutre la sua infermità
Nessuno chiede mai “come stai?”
Io vago per la città, senza meta e chissà
Come quelle notti brave in via dei Candelai
Ma adesso e buio, c’é nessuno? Non si balla mai
Torno a casa per inerzia dopo la terza weiss