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Nekfeu - Takotsubo (Traduzione Italiana)
[Strofa 1]
Ho imparato lo scontro nella strada, spuntoni, ne ho scoccati centinaia
E quando scendevamo in squadra, ci aggiudicavamo delle antenne
Era la merda da me, non va bene ma non siamo per niente finiti
Mi vendicavo fuori con i miei fratelli che cercavano lo stesso conforto
Nella squadra variegata che formiamo, non gli stessi background
Quindi i più dolci fanno i duri davanti ai muri, non amiamo avere paura
Partito da casa dei miei, avevo solo due valigie quasi vuote
Svaligio i negozi, ormai, sono solo, bisogna che resti vivo
Dormivo nelle scale o dai miei amici, ma questo mi imbarazza
E, nеlle mie canzoni, giocavo dei ruoli, parlavo di еuro e di vestiti cari
È troppo semplice essere complessi, è complicato essere semplici
Ci siamo fatti sollevare da tutto un quartiere, eravamo forse cinque
Davanti agli altri, ingrandiremo le cifre e le prodezze di ognuno
Trasformeremo gli schiaffi in testate, storia di scioccare
Affascinati dai veri G, chili di fumo nella Jeep
E poi al cimitero dei sogni, riposano le nostre speranze da sciacalli
Più spazio nella memoria viva, delle storie su dei cerotti
Una specie di noia morbida che fa che in fondo speri un dramma
E poi la voglia sparirà nell’epoca del primo scomparso
Quando ho capito che ero un codardo, di quelli che romanticizzano la strada
Un microfono in un male è preso, un maleducato ce l’ha uscito
Mio fratello mi ha detto: “Uccidi il prezzo”, non un centimetro ma l’abbiamo preso
Almeno, avremo tentato, ecco qui, il futuro
Cercare di provare di essere un vero, diventarlo smettendo di esserlo
[Ponte]
Si
Più tardi, ringrazierò i traditori di mettere in luce chi sono i veri
Chi avrebbe previsto che il rap mi avrebbe salvato?

[Ritornello]
Serve che io sia lì per i miei casi sociali, tutto questo mi preoccupa anche
Non sono più quel ragazzo spensierato, non ho conosciuto solo un suicidio
Un’ambulanza passa e sulla produzione le sirene sembrano accordate
Lei vuole sapere se mi ricordo di lei
Il sangue gela, sempre lo stesso incubo
La verità ferisce, ed è alla gente che amo che mento
Sento che mi imbarazzo, hanno l’odio che sto cavalcando
La verità ferisce, ed è alla gente che amo che mento

[Strofa 2]
Piccolo Isma è nato il giorno in cui i mughetti si vendono al filo
Emozionato, di fronte al mare, ho fiutato questo vento di schizzi
Il rap, è l’arte del grido, il gusto del zelo delle regole infrante
Ma l’uomo a cui dai in prestito lascerà le sue sull’arma del crimine
Allora rifiuto le offerte, la mente attraverserà il cielo
Quando le sofferenze saranno senza freni, uno tra noi rovescerà il capo
Con un sorriso color zafferano, nessuno di questi stupidi si affrontano
Sono i soldati che lasciamo al fronte e non saranno loro che li salveranno
Infondo, è vero, fino a Sevran, appena svezzati, abbiamo la testa calda
A parte la famiglia, sono come il destino, tengo a poche cose
Mi sono mosso troppo per appropriarmi di un quartiere
Ho interpretato un ruolo davanti le iene con la mia propria idea in testa
Sono morto di paura ad ogni volta che ho dovuto spaccare una testa
Gli avvoltoi pazientavano come se passassi un test
E in un piano malvagio, segnale di allerta sul monitor
Può costarti caro immergertici, come alla piscina Molitor
Puoi anche dirmi che che gestisci ma sei lo stesso alcolizzato
Questo mi rende triste, anche quando mi sorridi con un’aria malinconica
Seine Zoo, i giovani fennec, i leoncini, i piccoli elefanti
Ho preso età ma mi preoccupano ancora mia madre e i fantasmi
[Ritornello]
Serve che io sia lì per i miei casi sociali, tutto questo mi preoccupa anche
Non sono più quel ragazzo spensierato, non ho conosciuto solo un suicidio
Un’ambulanza passa e sulla produzione le sirene sembrano accordate
Lei vuole sapere se mi ricordo di lei
Il sangue gela, sempre lo stesso incubo
La verità ferisce, ed è alla gente che amo che mento
Sento che mi imbarazzo, hanno l’odio che sto cavalcando
La verità ferisce, ed è alla gente che amo che mento

[Strofa 3]
La prima relazione ti ha fatto soffrire quindi distruggerai l’ultima
Ma, la guerra, è come una scala da a regole infernali
E regola i suoi conti a colpi di estintore in dormitorio
Quando si fermano i secondi di una notte senza fine che più niente alternerà
Mai soli, allora i miei delinquenti piangono all’intervallo
La paura all’interno, la uccidiamo ma la seppelliamo male
Caro signore, ci costruiamo su delle basi squilibrate
In amore, fotto tutto, obbligato a devastare quello che mi spaventa
Non lasciarti mancare di rispetto quando un ragazzo ci prova con te, miss
Se fossi nella mia testa, non avrei mai fatto la scelta di essere artista
Vendigli il tuo fottuto rap morbido e il contratto scorre liscio
Wesh, non vedo più i tuoi amici sulla tracklist
Visto come succhi, mi stupirebbe che ti sparassimo
Indipendente come PNL, vogliamo essere i primi come JuL
Nel rap, è la nostra sofferenza che seminiamo come degli indizi
È come una fottuta rivincita quando evito le case discografiche