[Intro]
(Toi)
Io
[Strofa 1]
Scrivere, è la prima azione di un uomo privato di libertà
Ho come prova i nomi dei prigionieri incisi sui muri delle celle
Ed è puro come l’amore dei giovani
Il mormorio delle persone si amplifica, viviamo appena, siamo morti già
È il suono delle caverne che risale e disturba questi fottuti abitanti
Per partire lontano, ho truffato, fanculo il treno e le sue tariffe intere
Il cemento mi ha detto: "Tu hai la testa calda" ma il peggio nella vita
Non è chе ti succede qualcosa, è che non ti succеde nulla
Se uno dei miei fatica, gli diamo il cambio
Ma, se uno dei miei va via, non mi riprendo più
Anche se credo che partiamo da qui giù per rinascere meglio
[Ponte 1]
Saremo lì per le proprie madri, uno dei miei cade, lo rialziamo
Saremo lì per le proprie madri, partiamo soltanto per rinascere meglio
[Strofa 2]
Il corpo è identificato dal coroner
Ieri ancora, gioiva all’angolo
Quando la vita arriva a darti uno schiaffo, servono le palle
Ancora una pagina intaccata, un peccato autenticato prima che rinascessimo
Tu vuoi fare delle cifre e finire incoronato?
Tu vuoi sfondare tutte le porte, pensa alla corrente d’aria
Non-Non-Non ancora onesto, lo confesso, ho il cuore a metà
Ho un solo rimedio, è l’amore, imbarazzato che qualcuno mi aiutasse
Ho il supporto dei miei giovani lupi, ce ne sono che mi mancano
Ci sono dei chilometri davanti a noi prima che rinasciamo
Quando la tua buona stella è modesta, un cielo nero
Una lacrima che pulisce le pupille, un tossico esce
Una lama della quale parleremo più tardi ma che, per il momento
Scolpisce solo un "Qualcuno mi aiuti" sui bagni pubblici
[Strofa 3]
Cosa conosci di uno sbirro che spara?
La sopravvivenza vale il prezzo di un tossico che soffre
Un uomo solo con una lama sporca, improvvisamente, l’anima esce
Soffocata dal rumore di una lattina che si apre
Partiamo per rinascere
Un percorso a zigzag o percorso onesto
Tutti partono per rinascere
Chi sarà li per la propria madre?
Ho l’amore per rimedio
Partiamo per rinascere, cielo nero, cielo nero
[Ponte 2]
Due, tre, quattro
Ah, ah, ah, ah, oh
Ah, ah, ah, ah, oh
Diabi, mi dici quando va bene
Ah, ah, ah, ah, ah
Ah, ah, ah, ah, ah
[Strofa 4]
Al di sopra delle nuvole, il sole brilla intensamente
Ritorno sulla terra, il cielo è nero, una madre sotterra i suoi morti
Tutti sulla stessa barca ma dov’è che stiamo andando?
Siamo tutti ciechi in questo convoglio
I passanti hanno delle maschere e divorano tutto, come un ammasso
Che assomiglia al Senza Volto del viaggio di Chihiro
I demoni si ammassano intorno al corpo che raccattiamo
E il sangue sembra più nero con l’illuminazione di uno sbirro
Loro pensano solo ai milioni allora mi lego senza di loro
Finisco in alto e divento leone
L’amore è un carburante
La morte è una nascita
Un giorno, non resterà più nulla di queste bocche che maledicono
Nulla di questi orizzonti sfocati che ingialliscono
Più niente delle nostre madri, dei nostri figli, del mio disco
Non resterà più niente di questi vulcani che vomitano
E poi neanche più un solo eco della tempesta che tuona
Non più un filo di polline e più un grammo di sale
Quando dei golem di cemento armato grattano il cielo
Non resterà nulla delle stelle vacillanti
Che avanzano verso il centro di queste galassie evanescenti
Né tempo, né dimensione, né senso
L’universo diventerà come prima della sua nascita
Cielo nero