Dargen D’Amico
Le Parole Non Dette
[Testo di "Le Parole Non Dette" ft. Irene Lamedica]
[Intro]
Or maybe it's the words that I can't say
Or maybe it's the words
Or maybe it's the words that I can't say, so
[Strofa 1: Dargen D'Amico]
Cerco di salvare parole
Cerco di salvare parole poco
Cerco di salvare parole poco prima che
Cerco di salvare parole poco prima che muoiano in bocca al loro battesimo
Sotto il morso dell'asma l'ennesimo
Discorso che non si plasma, nato rigido
L'ennesimo fantasma di silenzio liquido
No, non mi limito alle percezioni sonore
Riconosco anche il colore e il calore di un rumore
Basta il nome, Dargen D'Amico, l'occhio vitreo
Sappi che il resto lo assorbe la spugna del micro
[Strofa 2: Fame]
E da un micro uscirà un silenzio infinito
Al posto di un grido tracceremo parole muovendo il dito
Vi avviso un muro del suono costruito da Vigo
Fa di un boato un vagito e di un discorso un desaparecido
Io rido guardando stolti dai tratti sconvolti
Che rinunciarono a parlare causando le loro stesse morti
Storie di torti irrisolti bloccati da parole morte
Rese schiave d'orgoglio, legate ai polsi
[Ritornello: Irene La Medica]
Come chiami questa sensazione
Che tra noi ha messo fine alla conversazione
Nel silenzio ci siamo persi
Tu non dici quello che pensi
Quando è diventata una finzione
Che cos'è cambiato nell'evoluzione
Tutte quelle premesse, delle parole non dette
[Strofa 3: Il Guercio]
Azione, consumo la scena uno
È sera fumo lumo le cameriere aspettando da bere
È il mio copione fin quando
Nemico seduto accanto
Secondo infranto posso dire o morire soltanto
Emozione, le mie labbra in mozione ma il film è muto
Sputo il silenzio, parole in fuga all'ultimo minuto
Segmenti tra i passanti, scomparse
Con te davanti le ho perse
A volte i pianti le hanno sommerse
Scena seconda è una bomba
Rivelazione manda relazione in cenere dalla culla alla tomba
Per nulla rimbomba
Molto rumore lo schermo mi fissa
Mi vuole fermo labbra incollate chiuse come una Rizla
La mia milizia, parole di lama
M'indizia taglia gole ma posso tacere ore
Oro, mille k valore
Intanto la verità in fiamme usa guanti di amianto
Finché il mondo ruotando al contrario non parlerà esperanto
[Ritornello: Irene La Medica]
Come chiami questa sensazione
Che tra noi ha messo fine alla conversazione
Nel silenzio ci siamo persi
Tu non dici quello che pensi
Quando è diventata una finzione
Che cos'è cambiato nell'evoluzione
Tutte quelle premesse, delle parole non dette
[Strofa 4: Fame]
Non più un lamento quando un uomo piange
Non più un rumore quando un uomo ride
Nonostante un grande amore avesse unito le loro vite
Ora ferita è rimasta a terra una voce che grida
Perché l'amore la uccide
Ma il silenzio aumenta la distanza e con un affondo
Uccide le parole trasportandole a miglia al secondo
Uomini si sentono soli guardandosi attorno
Accendono un cero per ogni parola
E guardano bruciare il mondo
[Strofa 5: Dargen]
Si sentono soli accendono un cero per ogni parola guardandosi attorno
Vedono bruciare il mondo
Come meno di un secondo
Luce dalla luce del Sole
Dopo di che rimarranno senza parole
Se le parole lecite ci terrorizzano
Ma le persone negano normalmente
Se le frasi silenziose sentenziano
Dove in verità tacciono nobilmente
[Ritornello: Irene La Medica]
Come chiami questa sensazione
Che tra noi ha messo fine alla conversazione
Nel silenzio ci siamo persi
Tu non dici quello che pensi
Quando è diventata una finzione
Che cos'è cambiato nell'evoluzione
Tutte quelle premesse, delle parole non dette
Come chiami questa sensazione
Che tra noi ha messo fine alla conversazione
Nel silenzio ci siamo persi
Tu non dici quello che pensi
Quando è diventata una finzione
Che cos'è cambiato nell'evoluzione
Tutte quelle premesse, delle parole non dette