Dargen D’Amico
I Miei Eroi
[Strofa 1: Vhelade]
Ho scritto di notte questa canzone perché
Il giorno ormai è privo di ogni ragione
Mentre nel buio le mie parole escono rotte
I mie eroi, io li incontro la notte
Parlo di vita e di eroi contesi
E che invincibili ci avrebbe resi
Canto la mia riconoscenza
Il fuoco vivo e la loro assenza
Eroi, che con amore ci nutrite
Eroi, che nel silenzio operate
Chiudo gli occhi e mi abbandono
Invocando perduti il perdono
[Ritornello: Vhelade]
Grazie a voi ho capito che devo remare contro
Solo grazie a voi ho il pianto sempre più profondo
Voi siete la luce che brilla
Quello di cui io mi nutro
I miei eroi, è per voi l'immenso tributo
[Strofa 2: Dargen D'Amico]
Il padrone alza la voce come un padre
E mi dice di scendere all'emporio al volo
E di prendere la trielina, mezzo chilo di piombo e una latta d'oro
E io mi chiedo (gli chiedo) se mi ha voluto mai bene davvero
E lui risponde sì
Ma è un bene raffinato
Quindi senza farmelo vedere
E dice che ogni sacrificio che ho fatto
Indifferentemente dal risultato
Indifferentemente dal segno lasciato dal cilicio
Un giorno sarà ripagato
Solo che Dio non si è accorto
Che nel frattempo qualcuno è già morto
E paga gli spiriti degli eroi più pazienti con moneta fuori corso
[Ritornello: Vhelade]
Grazie a voi ho capito che devo remare contro
Solo grazie a voi ho il pianto sempre più profondo
Voi siete la luce che brilla
Quello di cui io mi nutro
I miei eroi, è per voi l'immenso tributo
Grazie a voi ho capito che devo remare contro
Solo grazie a voi ho il pianto sempre più profondo
Voi siete la luce che brilla
Quello di cui io mi nutro
I miei eroi, è per voi l'immenso tributo