Dargen D’Amico
Stato alterato di coscienza
[Testo di "Stato alterato di coscienza" ft. Chief]

[Strofa 1: Chief]
Da un pezzo incastonato nel mezzo del cammino
Tra sapienza e divino
Grezzo in un lasso tra un basso e un incasso
Tra Chief e Agostino c'è un asso
Un terzo incomodo che spinge a un passo dal collasso
L'indomito medico esperto nel salasso
Che passo dopo passo, immune alla legge del contrappasso
Senza alchimie né trucchi viaggia in corsia di sorpasso
Lasciando allo scasso falliti in viaggio sintetico
Persi irrimediabilmente in un regno peripatetico
Dominato da incalliti con calli sui [?] che cercano paradisi
Dimenticando il canto dei propri ruggiti
Come il caso del tipo incrociato sul mio cammino
Ormai perso in un bicchiere di vino
Chino col capo tra le mani senza domani giace supino
Lo spirito di un uomo mai stato bambino e assassino del suo essere
Essere senza trame da tessere, mosaico senza tessere
Servo dell'etere che continua a mescere

[Strofa 2: Il Guercio]
Sono il dolore sofferto, ricambio il tuo affetto
Con sbocco la mattina affianco a te nel letto
Cancello brutti ricordi per un pretesto
M'infrango su teste di balordi, due lire e mi rimetti in sesto
Del resto pensi sia il tuo migliore amico
Per questo non mi hai mai tradito
Continui a berti tutto quel che dico
Baciami sul collo come fa un vampiro
Confonderai persone e cose come le linee di mirò, un altro giro
Ceniamo fuori io prendo del fegato
Se c'hai i soldi mi offri, se nn li hai mi soffri
Senza di me non sei nessuno, nessuno è senza di me
Andiamo in scena, ma io scrivo il copione come Molière
[Strofa 3: Chief]
Libero lui dai fatti credimi, che teneva le redini
Che aveva più crediti con lui che lui nel suo bar debiti
Imbeviti in un altro flusso, se vuoi la salvezza
Busso alla tua insicurezza
Esperto in furto di anime con destrezza
Dr. Macallicious rimbalzo come un bumper
Svario tra Sid Vicious, Daltanious e City Hunter
Connettendo il mio encefalo acceso come un fiammifero
Ad un falò di vanità, dando smacco a Lucifero

[Ritornello: Chief]
Pensi che sia perso
Ma mi trovi in uno stato alterato di coscienza verso
Una costante crisi di astinenza, la mia esistenza in un verso
Il mio fantasma riflesso in uno specchio convesso
Pensi che sia perso
Ma mi trovi in uno stato alterato di coscienza verso
Una costante crisi di astinenza, la mia esistenza in un verso
Il mio fantasma riflesso in uno specchio convesso

[Strofa 4: Chief]
In un'analisi più approfondita, apre a fondo le dita
In un caso di vita
Dove un naso un po' sinistro con un destro cerca l'uscita
Errore, qui vi placa il dottore
Strada chiusa, ecco un Kleenex per il tuo raffreddore
[Strofa 5: Fame]
Provoco pacchi da emozioni illusorie
Su stati di coscienza sapessi di quanta gente conosco le storie
Con quanti nomi tante persone mi han conosciuto
Con quante mani venduto, a contatto con quante narici ho vissuto
Quanti amici ho confuso
Quanto sangue è sgorgato per questioni di abuso
E quanti gusci di introversi ho schiuso
Cucinata in padella do vita a pepite
Serate all'insegna di vite fallite
Più che bamba sembro kryptonite
Chi mi prova si innamora
I pezzi da 90 comprano pezzi da 150 con l'amaro in gola
Spesso in compagnia di mannite o a volte sola dentro a pucciotti
Divisa in pippotti, finché son troppa e scoppi
Mi arrampico sui cannini, sollevo pesi sopra i bilancini
E poi smezzo cartine con gli spini, perseguito da qualsiasi diffida
Pianta parassita rendo l'esistenza di un uomo suicida

[Strofa 6: Dargen]
Vivo di chi sopravvive, bianca dinamite
Uccido vibrazioni positive
Quelle di Bob Marley & The Wailers
Mai invertite rendo vite cosi brevi da sembrarne i trailer
Container di tempeste di lacrime amare
Naufraghi avrete il vostro mare
Se l'odio per voi stessi vi porta ad amare
La banca del seme del male
Mi trovi in ogni luogo
Se chi mi testa resta statico
Fiero del suo stato apatico
Chi mi acclama come condottiero è prigioniero di un laccio emostatico
Gravito immobile, siete voi che venite a cercarmi
Sdraio ad armi pari povere è nobile
Il codice che osservo, e mi conservo se servo
Siete il mio regno, una spada lascia il segno e sei il mio servo
Ti controllo ogni nervo come yoga, chi segue la mia moda
Mi chiama "roba", il resto continui pure a chiamarmi "droga"
Rimarrò Yoda: saggio e calmo, non è, non è il caso
È per naso se salgo, resto in testa tipo Kangol
Lì dall'alto esalto visioni complessive come la Voyager
Ricercato più di Dillinger, è semplice
Sono il manager dell'impresa edile
Atta a costruire sogni da demolire
Bisogni d'acuire, danzo al suono della lira
Chi mi ammira s'inietta dosi di jairah, Dargen
Così gira il mondo, così mi circondo di clienti
Così intraprendenti da essere i miei dipendenti
Tossicodipendenti
[Strofa 7: Chief]
Anche i non vedenti percepiscono
Che c'è una linea sottile che corre tra odio e amore
Una riga che delimita lo stile di chi imita il suo spessore
Ma c'è chi tra una riga e una linea perde il suo onore
E c'è chi trova la via di fuga nello stile come il dottore

[Ritornello: Chief]
Pensi che sia perso
Ma mi trovi in uno stato alterato di coscienza verso
Una costante crisi di astinenza, la mia esistenza in un verso
Il mio fantasma riflesso in uno specchio convesso
Pensi che sia perso
Ma mi trovi in uno stato alterato di coscienza verso
Una costante crisi di astinenza, la mia esistenza in un verso
Il mio fantasma riflesso in uno specchio convesso