[Testo di "Jacopo"]
[Strofa 1]
La parola è morta, non ha più importanza
Questa mia mansarda avrebbe dovuto
Costruirla infatti una mano sarda
Gli edifici sacri han quattromila anni
E sono ancora intatti anche se han bevuto
E invece sono stati squallidi esemplari
Di squali interinali, quindi mi si allaga
Ciascheduna volta che una goccia casca
Su finestra o porta diventa una vasca
Il problema è urgente, "ci chiami al call-center"
[Ritornello]
Passa nella via la parata della strada
Ed è stata preparata una coreografia
Ma quello tarchiato non ricorda niente
Mi guarda verso l'alto, si scusa per l'inconveniente
Io rispondo alzando la mia pasta sfoglia
Ehi se ti viene voglia, tu non preoccuparti per l'acidità
Tomati rasati, i miei pomodori sono i migliori della città
Lasagne al wasabi
[Strofa 2]
Entra pure, prego, il ragazzo ha freddo
E così riattivo le lampade a catrame
Chiede della stanza, del velo di gelo e del perché si bagna
"Perché non è stagna e qualche altra magagna"
Odia il campo estivo, però ha molta fame
Chiedo se ha il permesso della madre appresso
Dice: "Affermativo", però si imbarazza, stazza come razza
È raro che si mischi coi giochi dei maschi
Non vuole padroni e vuole due porzioni
[Ritornello]
Passa nella via la parata della strada
Ed è stata preparata una coreografia
Ma quello tarchiato non ricorda niente
Mi guarda verso l'alto, si scusa per l'inconveniente
Io rispondo alzando la mia pasta sfoglia
Ehi se ti viene voglia, tu non preoccuparti per l'acidità
Tomati rasati, i miei pomodori sono i migliori della città
Lasagne al wasabi