Dargen D’Amico
Liberi e schiavi
[Testo di "Liberi e schiavi" ft. Dargen D'Amico]
[Strofa 1: Cali]
Il mare e il cielo in simbiosi: un solo corpo
Il fuoco e il vento giocano a tempo, radiosi
I drammi sfuggono alla presa, pure il contrario
Se nulla pesa e calma fa intesa un abbaglio
Sembriamo soli
La frustrazione, quando passa, ci fa sentire ridicoli
(Ma) Non siamo soli
Ne passa, la cognizione fa sparire il peso dei vincoli e più
Ti divincoli (E più) Il cerchio stringe (Ma tu)
Sai già chi vince (E mai più)
Perderai la voglia di vivere tutto questo, viverlo adesso
Scriverlo e riviverlo nel momento stesso
Quando manca il surplus pare chiaro
Tutto riprende il suo valore, non quеllo che gli diamo
E ora che l'acqua è ferma
E spеcchia le stelle e i nostri riflessi
L'odore della pelle fonde i sensi
[Ritornello: Cali]
È lei che mi spinge giù
Si riempiono i polmoni e mi ritira su
È lei, figli dello stesso tempo
Liberi e schiavi nel contempo
Sotto ad un cielo che sembra debba cadere giù
[Strofa 2: Cali]
Brucio in fretta
In culo al futuro che non ho
Non so quando mai mi rivedrò
Come in una pellicola di quart'ordine
La confusione del regista impedisce di far ordine
Ma la magia sussiste nell'imperfezione
Le immagini sostituiscono la descrizione
Il battito si insinua, mai statico continua
Matematico, combina, magico, avvicina
Immagino l'invidia di chi non è qui
A far tutt'uno col cosmo, a dar futuro alla notte
E macina ogni insidia per chi è qui
Ogni polo ha il suo opposto ad un raduno di forze
La sabbia brilla, ferma il tempo nella mente
L'alcol scioglie l'atmosfera lentamente
E stasera tutto sembra per sempre
La luna si riempie di luce
Tela naturale d'olio e tempere
[Ritornello: Cali]
È lei che mi spinge giù
Si riempiono i polmoni e mi ritira su
È lei, figli dello stesso tempo
Liberi e schiavi nel contempo
Sotto ad un cielo che sembra debba cadere giù
[Strofa 3: Dargen D'Amico]
Il cielo dall'inizio era già in tutti i posti
Ed era tutto a posto, sì, senza drammi lacrimosi
Con quella sensazione di benessere che ho quando
Si va, si va e non so dove si sta andando
I baci meritati tipo pace americana
Sul divano a meditare i fallimenti, Zenigata
Io non caccio mai il piumino dal letto, lo rispetto
Di inverno ci dormo sotto e d'estate mi adatto
Ci dormo sopra
Le mezze stagioni non mi mettono alla prova
Il mio organismo si riorganizza
Cambia la risma, si
Con qualche tiro ad effetto, prisma
Così ti vedo, sì, ma non esisti
È inutile che mi baci, è inutile che insisti
Ma tu tieni alta la bandiera e non ti moderi
Mamma, la patria è una truffa per i poveri
Ti incazzi, mi scuso, ti passa, ti accuso
Mi mandi affanculo, ma lasci socchiuso
Perché sai che prima o poi ci infilo di nuovo il muso
[Ritornello: Cali]
È lei che mi spinge giù
Si riempiono i polmoni e mi ritira su
È lei, figli dello stesso tempo
Liberi e schiavi nel contempo
Sotto ad un cielo che sembra debba cadere giù
[Outro: Cali]
Debba cadere giù
Debba cadere giù