Piotta
Piazzale Lagosta, 1
Non morde mica è dolce come la morfina
Portami a destinazione in questa notte che sembra infinita
Nell'apparenza del sembrare di ogni ruolo
Degli schemi di ogni giorno e tu lo sai quanto li odio
L’incenso prendo il volo io lo inspiro apposta
Poi guardo Milano, l'Isola, P.za Lagosta
Sulla costa spargo cenere, viaggia nell'etere
Lungo le strade delle nostre lunghe ferie
Aspettami sul ciglio quando imboccherò la strada
Guidami nel buio di questa città inquinata
Tra le luci e la centrale al latte nucleare
Sopra le panchine verdi del mercato comunale
Mandami un segnale è tempo di sognare
Foto, firme, carte, video, lettere inviate
L’odore del maglione che non vuole più passare
Ma tu abbracciami, abbracciami più forte
Mandami un segnale è tempo di sognare
Foto, firme, carte, video, lettere inviate
La luce intermittente che non so spiegare
Ma tu abbracciami, abbracciami più forte
La brezza del maestrale che ci dà serenità
Al di là del mare quante possibilità
E le vedo tutte, anzi le sento
Come sento le parole che ora mi escono al momento
Tutto era perfetto fino a giorno maledetto
16 novembre io che piango nel mio letto
Ucciderei chi me l'ha detto "conto alla rovescia"
E il suo camice bianco ora è sporco del mio odio
Sensibilità volevo mica un sensitivo
Chi legge la tua mano e chi una radio come un adesivo
Su un muro bianchissimo lucido e freddissimo
Che scioglierò con lacrime fino all'inverno prossimo
E da lassù saremo piccoli davvero
Come quei i problemi finti che alla fine sono zero
Come tutti quanti soldi che non valgono un secondo
Del ricordo che io serbo nel mio cuore più profondo