[Strofa 1]
Sta sveglio per restare sveglio, ma senza averne voglia
Finge di non essere suo figlio, mentre lo veglia come una spoglia, lui aspetta, aspetta che passi, che la pressione s'abbassi
Per evitare collassi, guarda suo padre aspettare due assi
Seggiola in plastica, bibita tiepida
Guarda quell'uomo nervoso che impreca
Che nervoso lo educa, che gli fa la predica:
Vede soffiarsi via la vita da una doppia coppia vestita
E sotto una scala servita, la sua attesa infinita
Dice che si diverte, da cosa si diverte non lo dice mai
Dice è bellissimo rivederti, lo dice guardando giusto un po' più in là
Dice che è tutto ok, tutto tranqui, sigaretta, occhi stanchi
Con dei jeans che eran bianchi che gli scivolano dai fianchi
Un bugiardo cronico, pigro patologico
Finto malato, che si fa medico, parodia d'uno schizofrenico
Lui vive a casa come un tarlo, i suoi continuano ad allevarlo
Con gli occhi bassi tutto il giorno, per l'imbarazzo d'incontrarlo
[Ritornello]
Vittime, dell'atteso imprevedibile
Loro, il sangue sugli altari, il fuoco degli spari, indelebile e invisibile
Profeti, dell'atteso imprevedibile
Che necessariamente gli accadrà, un giorno arriverà, salvandoli dal solito
Vedrai che cambierà, vedrai vedrai cosa resterà
Di questi anni bui, di questa città, e questa notte un uomo piangerà
Vedrai vedrai che cambierà, vedrai vedrai cosa resterà
Di questi anni bui, di questa città, e questa notte un uomo piangerà
[Strofa 2]
Splendido, pettinatissimo, surgelato freschissimo, perennemente al massimo, che si piace tantissimo, ogni singolo attimo
Testa nel look, vita nel book, destino nel cinema
Tiene il fiato quando sorride perché se respira si appanna il cellophane
Vive nel mito di essere un mito, e gli altri non l'hanno capito
E a questo talento sprecato, vien ripetuto dal giorno che è nato
Che il suo futuro è da star, che deve solamente aspettare
Lui ne è contento e ancora non sa, che il suo futuro è di star a guardare
Stanza 51, palazzina f, settimo piano
Ufficio moduli scarabocchiati, protocollati e archiviati a mano
Tutto è assenza, tempo perduto, lettera morta
Solo una traccia di umanità, sulla spiaggia in foto attaccata alla porta
Lei è fuori stanza, timbrata presenza si tiene a distanza
Il posto fisso in latitanza, il posto pagato a sua eccellenza
Su quella spiaggia stinta, ogni domanda respinta, ogni pratica finta
Ogni giornata buttata in quel mare convinta di averla vinta
[Ritornello]
Attori, dell'atteso imprevedibile
Comparse, che forse hanno girato, ma poi non han montato
E già sono i propri idoli
Burocrati, dell'atteso imprevedibile
Cannibali, che restano impassibili, giocando ai contabili
Di furti ed elemosine
Vedrai che cambierà, vedrai vedrai cosa resterà
Di questi anni bui, di questa città e questa notte un uomo piangerà
Vedrai vedrai che cambierà, vedrai vedrai cosa resterà
Di questi anni bui, di questa città e questa notte un uomo piangerà
Vedrai vedrai che cambierà, vedrai vedrai cosa resterà
Di questi anni bui, di questa città e questa notte un uomo piangerà
Vedrai vedrai che cambierà, vedrai vedrai cosa resterà
Di questi anni bui, di questa città e questa notte un uomo piangerà