Coez
Dov’eri
[Testo di "Dov'eri"]

[Ritornello: Coez]
Dov'eri dov'eri
A volte tutto quanto cambia e nello stesso tempo resta tale e quale a ieri
Dov'eri dov'eri
Siamo cresciuti nei 90 a me mi sorge una domada
Che cosa facevi?
Dov'eri dov'eri
Non ti sei chiesto cosa ti saresti perso a questo punto se non c'eri
Dov'eri dov'eri
Per ogni volta che ne parlo coi pischelli che ci stavano e ne vanno fieri

[Strofa 1: Franz]
Dove stavi che facevi
All'epoca non c'eri ed eri fuori dalla porta dove non entravi
Neanche ci pensavi
Le vele erano gonfie
E la faccia era tranquilla e non c'erano smorfie
Un progetto era un pensiero troppo grosso
Un passo era il peso di un macigno che portavi addosso
Meglio andare senza fretta e con cura
In prima, sotto ai trenta all'ora stretto alla cintura
Tu fammi il pieno di benzina che partiamo
Era il serbatoio vuoto senza soldi in mano
La pischella con le voglie che volta le spalle
La punta al volo per la sera e la faccia ribelle
La mattina con le occhiaie e le pupille nere
Il professore che mi guarda e chissà che scrive
Tutto questo come era, ora sono ancora
Apre le porte che s'affacciano a com'è tutt'ora
[Strofa 2: Coez]
Dov'eri sulla panchina con la tua prima bambina
Io come uno stronzo solo sopra una panchina
Mentre guardavo quel gigante di metallo
Il mio cervello s'incastrava elaborando un piano per domarlo
Giravi a largo da certi pischelli
E storie di coltelli non facevano per me
Ciao belli
Giravo col mio crew selvaggio
Mi sentivo un gaggio
Non ero un fascio e non andavo al primo maggio
Jeans stretto smanicato
Cappello un pò storto
Quando poi si è sputtanato io l'ho tolto
Ero un bambino con un punto di vista distorto
Era l'omino con il distintivo a dirmi di aver torto
Era il mio fiato rotto dopo l'ennesima fuga
Il volto di mia madre che veniva a cercarmi in questura
Quella paura rendeva i momenti veri
Ho mille foto di quei tempi a volte cerco ma non c'eri

[Ritornello: Coez]
Dov'eri dov'eri
A volte tutto quanto cambia e nello stesso tempo resta tale e quale a ieri
Dov'eri dov'eri
Siamo cresciuti nei 90 a me mi sorge una domada
Che cosa facevi?
Dov'eri dov'eri
Non ti sei chiesto cosa ti saresti perso a questo punto se non c'eri
Dov'eri dov'eri
Per ogni volta che ne parlo coi pischelli che ci stavano e ne vanno fieri
[Strofa 3: Lucci]
Sono quello che
Racconta le sue storie
Che lo fa sempre uguale sempre con lo stesso amore
Le prime scritte i primi amici i primi treni
Io nel cuore tengo stretti quei momenti senza problemi
Mille cambiamenti
In mezzo a mille eventi
Se pensi a quanti giorni sò passati ti spaventi
E dov'eri tu, quando tutto c'è successo
Dov'eri tu, a spiegartelo non è lo stesso
Sono lo stesso io però
Alcune facce amiche adesso fanno cose che io non farò (eh no)
Ricordo quelle cose belle
I festini e le pischelle
Il motorino al vento sulla pelle
Del tempo dei vestiti stretti
Del fumo nei cassetti
E le punte per pagarlo nei parchetti
Tu dov'eri
Dove stavi in tutto questo
Pensavi che ci stavi ma non ci stai neanche adesso

[Strofa 4: Nicco]
Il nastro che si riavvolgeva dentro il walkman
Due passi fuori con le prese a bene o con giornate storte
La sigaretta come complice
Farsi un giro fuori è semplice
Non si capisce mai che complicarsi è inutile
Sti cazzi
La cuffia nell' orecchio per distrarmi
Fantasticare passi per un breaker alle prime armi
E i pavimenti con i segni ormai scomparsi
Ricordi come i vetri che oggi vengono a appannarsi
Strani scherzi del destino
Il vento su quel morotino
Non mi faceva accendere lo spino
Lascia l'ultimo tiro e poi facciamo un giro
Seduto su quello scalino con gente che stimo
Ancora fisso in mente le loro facce
Spero di rincontrarvi un giorno
Dentro certe piazze
Il tempo delle prese a bene e le storiacce
Lascia una scia dietro di me e dentro queste facce
[Ritornello: Coez]
Dov'eri dov'eri
A volte tutto quanto cambia e nello stesso tempo resta tale e quale a ieri
Dov'eri dov'eri
Siamo cresciuti nei 90 a me mi sorge una domada
Che cosa facevi?
Dov'eri dov'eri
Non ti sei chiesto cosa ti saresti perso a questo punto se non c'eri
Dov'eri dov'eri
Per ogni volta che ne parlo coi pischelli che ci stavano e ne vanno fieri