Adriano Celentano
Napoleone, il cowboy e lo Zar
Strano questo sogno: ero in una città
Da un palazzo di vetro esce un cowboy
Dal fiume Volga arriva lo zar
Napoleone scende a cavallo della torre Eiffel
Scende, scende a cavallo dalla torre Eiffel
Là sulla piazza sono in tre
Ognuno vuole la città per sé
Quei tre hanno l'odio nel cuor
Che mai succederà?
È un ora di paura e la gente lo sa
C'è chi piange con me, c'è chi prega perché
La decisione è in mano a quei tre
Fredde facce di cera che non parlano più
In quel triangolo c'è la nostra vita che
Oscilla appesa, appesa al cuore dei tre
Napoleone punta il cannone dritto sul cowboy
E c'è una lunga lama che brilla in mano dello zar
E la pistola del cowboy ha completato quella scena a tre
Chissà, chissà se domani per noi il sole splenderà
Il cielo blu si fa nero e la guerra verrà
Ma ad un tratto dall'alto, in mezzo al nero che c'è
Si accende un raggio sopra a quei tre
Viene da una finestra quello sguardo d'amor
E su quella città vestito in bianco c'è
Un uomo che la pace porterà
Di gioia piange tutta la gente, che felicità
Salva è finalmente tutta la città
Non sono nemici più quei tre e la paura se ne va
Chissà, chissà se il mio sogno potrà cambiare la realtà...
Chissà se il mio sogno potrà cambiare la realtà...
Chissà se il mio sogno potrà cambiare la realtà...
Chissà se potrà cambiare la realtà...